Nella serena cornice dell’aula magna del centro CONI di preparazione olimpica di Largo Giulio Onesti è andata in scena la seconda edizione del corso d’aggiornamento per giornalisti sportivi, in collaborazione tra la federazione italiana pallacanestro e l’unione della stampa sportiva italiana.
“Il basket e chi lo racconta”
Un titolo perfettamente rispettato durante le quasi sette ore di corso. Nella prima parte il presidente dell’USSI Luigi Ferrajolo ha evidenziato l’importanza del ritorno di grandi città, Roma compresa, nel basket che conta.
Ferrajolo ha poi introdotto Giovanni Petrucci, presidente FIP, che ha parlato delle difficoltà dello sport e in particolare della sua federazione di competenza: tra i tanti i pochi raduni della nazionale di pallacanestro, meno rispetto a quelli di altre discipline e i costi molto alti.
Toti: “Le scelte televisive penalizzano il movimento”
Ha preso parte al discorso anche Claudio Toti, patron della Virtus Roma, che ha investito tanto nel basket romano. La pallacanestro – dice Toti – ha numeri importanti, sia per quello che riguarda i tesserati che per gli ascoltatori. Inoltre il tasso di scolarizzazione è molto elevato tra i giocatori di pallacanestro rispetto ad altri sport e questo è sicuramente un incentivo per la promozione della palla a spicchi.
In tanti hanno lamentato la scelta delle troppe finestre orarie e concomitanze con altre competizioni sicuramente più seguite e il patron giallorosso si è soffermato anche sui problemi della città di Roma, incapace di offrire una sistemazione adeguata in palazzetti moderni alle squadre o semplicemente agli appassionati (play-ground) che popolano la capitale.
Pochi atleti e poco basket nelle scuole
Meo Sacchetti, commissario tecnico della nazionale, ha sottolineato la mancanza di atleti provenienti dalle scuole, la mancanza di fame agonistica sopperita da videogiochi e pigrizia che incombe sui bambini. Spesso si cercano giocatori stranieri da naturalizzare per far fronte a problemi a livello di Nazionale maggiore.
Un linguaggio per tutti
Nel pomeriggio hanno preso la parola Andrea Barrocci del Corriere dello Sport che ha descritto l’attività sui quotidiani del racconto della pallacanestro e il rapporto con gli uffici stampa e Maurizio Fanelli, telecronista di Rai Sport, il quale si è soffermato sul linguaggio da tradurre ai milioni di appassionati.
A conclusione dell’evento coach Andrea Capobianco ha descritto ai giornalisti la nuova disciplina del Basket 3×3, prossima ad approdare alle Olimpiadi di Tokyo 2020.