Si sono tenute a Roma, e in diciotto seggi regionali, le procedure di voto della 48ª Assemblea Generale Elettiva e la 49ª Assemblea Straordinaria, per modifiche allo Statuto della Federazione Italiana Pallacanestro con la partecipazione del 98 per cento degli aventi diritto. All’Assemblea è intervenuto il presidente CONI Giovanni Malagò, accompagnato dal segretario generale dell’ente Carlo Mornati. Lo spoglio delle schede avverrà martedì 17 novembre con la conseguente proclamazione degli eletti.
Il presidente FIP Giovanni Petrucci, candidato unico alla presidenza, era comunque emozionato all’inizio del proprio discorso: “Ho affrontato diverse candidature, ma questa è un’assemblea che cade in un momento difficile per il Paese e per il mondo intero e l’emozione la sento tutta ed aggiungo che è ancora un momento più complicato per lo sport italiano.
“Sono due anni che la legge di riforma dello sport è ferma, che non dimentichiamo che nasce come legge delega. Come si può pensare di andare avanti se tutto lo sport italiano è contrario? Questa legge, quasi fosse un miracolo, ha fatto trovare una concreta unità allo sport italiano, e sinceramente non porta alcun vantaggio, ma tanti problemi, prima al CONI e poi, a cascata, alle Federazioni. Non capiamo la necessità di un provvedimento che vuol cambiare lo sport italiano, in pratica cancellando la storia del CONI: come si può pensare che il Consiglio Nazionale non segua i principi statutari del CIO, con nuovi membri nominati dai ministeri mentre, oggi, noi siamo eletti? Come si possono togliere al CONI degli Istituti che sono parte integrante dello sport italiano e della sua storia? Non si può fare una legge contro il CONI se il CONI non è d’accordo. Al presidente del CONI Malagò e al segretario generale Mornati dico: andate avanti. Noi saremo al vostro fianco contro questa legge che è uno zibaldone. Nel 2000 sono stato 5 ore seduto accanto a papa Woytila, proprio qui allo Stadio Olimpico, durante il Giubileo degli Sportivi da presidente del CONI. Auguro lo stesso a Giovanni Malagò per il prossimo giubileo del 2025”
“Probabilmente, avrò deluso qualcuno in questi anni da presidente della FIP, ma è anche vero che da me ci si aspetta sempre tanto. Lo ammetto: non e’ stato facile, anche perché abbiamo fatto tante cose in questi anni. Vogliamo continuare e sognare in grande, perché, lo dico sempre alla mia famiglia, così come ai miei collaboratori, accontentarsi non serve: mi candido per un quadriennio che deve essere di cambiamento e rivoluzione – ha continuato il presidente Petrucci venendo alla tematiche federali e delineando il percorso della FIP nel prossimo quadriennio concordato con il nuovo Consiglio Federale- sull’attività giovanile faremo un approfondimento con i tecnici e i dirigenti su reclutamento, formazione, sviluppo e investimento tecnico. Sulla scuola ci serve sostegno. Dovermo recuperare tesserati visto che la pandemia ha inciso negativamente. Sul vincolo sportivo, una parola che sembra desueta, la legge delega lo vorrebbe cambiare tutto, ma è fondamentale che le società che formano i giocatori abbiano dei ritorni economici. Lavoreremo per lo snellimento dei regolamenti. Come serve che lo Stato ci aiuti. Valga l’esempio della Francia, dove è proprio lo Stato ad offrire prestiti garantiti per dieci anni. Serve inoltre una revisione dei rapporti con gli Enti di promozione sportiva: hanno tante frecce al loro arco, ma su molte cose non ci troviamo d’accordo. Dobbiamo trovare una sintesi con un’attenzione maggiore alle nostre regole. Abbiamo una buona notizia: siamo fuori finalmente dall’elenco Istat dopo cinque anni di ricorsi vinti”.
Il 2021 è l’anno del Centenario per la FIP: “Pandemia permettendo, vogliamo festeggiarlo nel modo migliore -ha affermato Petrucci- Dobbiamo recuperare i dieci milioni che abbiamo utilizzato per interventi tra aiuti alle società e tasse non riscosse. E poi ci sono i Giochi Olimpici. Nei prossimi mesi abbiamo i tornei di qualificazione per la Nazionale maschile e per la Nazionale 3×3 che sono obiettivamente difficili- ha osservato Petrucci – Abbiamo l’obiettivo di tornare ai Giochi, ci mancano, perché la pallacanestro, è uno sport prettamente a cinque cerchi. ‘L’ottimismo è la fede delle rivoluzioni’ ha detto lo scrittore francese Jacques Beauville. Noi dobbiamo avere ottimismo nei prossimi quattro anni”.
“E’ un dato di fatto che avete utilizzato importanti risorse finanziarie per il movimento – ha confermato il presidente del CONI Malagò – e questo è stato un segnale molto importante. Sono storicamente molto legato al basket. Abbiamo bisogno degli sport di squadra ai Giochi. Nel 2021 a livello sportivo può succedere di tutto, basta vedere quello che sta capitando nei campionati di calcio, golf, e nei tre grandi giri ciclistici, dove molti valori sono stati fortemente condizionati dallo stato dell’arte. Ce la dobbiamo mettere tutta: non dico che abbiamo più chance, ma che ci sono carte nuove che dobbiamo provare a giocarci, anche per la Nazionale di basket e quella femminile di 3×3”.