Basket Brescia Leonessa utilizza comunemente le immagini televisive delle proprie partite per migliorare i comportamenti dei propri atleti, non solo dal punto di vista tecnico. Analizzare le singole situazioni della partita, infatti, è il primo passo per perfezionare gli atteggiamenti e i comportamenti che i giocatori devono tenere sul campo di gioco, anche al fine di migliorare il rapporto con i direttori di gara.
Nel caso specifico di Jordan Hamilton, in considerazione dell’ultima squalifica inflitta al giocatore dal Giudice sportivo e del successivo ricorso presentato dalla nostra Società che è stato rigettato dalla Corte di Giustizia Federale in un clima di assoluto dubbio rispetto alle motivazioni che dovranno essere comunicate, il nostro Club ha voluto approfondire ancor di più ogni situazione durante la gara.
Come ampiamente anticipato nelle dichiarazioni dei giorni scorsi, uno degli obiettivi che il club si è prefissato è quello di aiutare l’atleta Jordan Hamilton a gestire nel migliore dei modi il rapporto con gli arbitri, in particolare dopo la squalifica che gli ha impedito di essere presente nella trasferta di Reggio Emilia.
Dall’analisi delle immagini della partita di domenica scorsa contro Trieste, però, emerge con chiarezza un comportamento che lascia la nostra società esterrefatta: il fallo antisportivo sanzionato contro Jordan Hamilton al 17′ della partita dal primo arbitro dell’incontro, Sig. Michele Rossi, infatti, risulta privo di ogni fondamento. Dalle immagini della partita, si evince in modo chiaro che il giocatore statunitense non compie alcun gesto tale da giustificare una sanzione a suo carico, tanto che nulla viene rilevato dal secondo arbitro dell’incontro, Sig. Luca Weidmann, che si trova a pochi centimetri da Hamilton e dal suo marcatore, Matteo Da Ros, che a sua volta non ha alcun tipo di reazione, a testimonianza che nulla è stato fatto o detto nei suoi confronti.
Il fallo antisportivo sanzionato a Hamilton, dunque, risulta chiaramente frutto di un atteggiamento arbitrario. Basket Brescia Leonessa si augura che la sanzione non sia frutto di ciò che è accaduto nei giorni scorsi a seguito della squalifica del giocatore, con particolare riferimento alle motivazioni con cui la Corte di Giustizia Federale aveva rigettato il ricorso, e alle dichiarazioni che ne sono seguite. La società, inoltre, si augura che la sanzione comminata non sia frutto di un pregiudizio nei confronti del giocatore, che ha già pagato dazio ai propri comportamenti quando sono andati sopra le righe, e che merita di essere giudicato in campo per quello che compie realmente e non sulla base di comportamenti presunti dai direttori di gara ma che, nella realtà, non sono mai avvenuti.
In caso contrario, il dubbio dello stesso giocatore di essere al centro di attenzioni che vanno oltre gli accadimenti sul campo potrebbe avere un fondamento ed è una preoccupazione della nostra Società rispetto al proprio patrimonio sportivo di cui ogni atleta, Jordan Hamilton compreso, fa parte.
Fonte: Ufficio Stampa Germani Basket Brescia