Andrea Zerini, faro di questa sorprendente GeVi Napoli, ha rilasciato un’intervista a Piero Guerrini su “Tuttosport”, partendo dalla sua lunga ascesa dalle categorie inferiori: “Io sono partito dalla Serie D in Toscana, conquistandomi e godendomi ogni momento. La scelta di Brindisi fu particolare. Mi aveva cercato l’allora gm di Biella, Alessandro Giuliani per un provino. Poi però lui si trasferì a Brindisi e mi prese sulla fiducia. Da lì è partita la mia carriera verso l’alto. Ho sempre puntato a scegliere l’ambiente che sembrasse più adatto a me, con obiettivi di livello, simile ai miei. Avellino, ad esempio, stava facendo benissimo e io ero al mio massimo, reduce dagli allenamenti estivi in Nazionale con Ettore Messina. Abbiamo raggiunto risultati importanti, ma solo sfiorato la vittoria. Poi Brescia, stava percorrendo la sua crescita, non era ancora troppo grande. E lo stesso per Napoli, dove ho accettato la sfida di scendere di categoria per salire subito”.

C’è anche un pensiero ovviamente sul cammino dei campani in questa stagione: “Abbiamo avuto molti problemi di infortuni e anche la partenza per motivi famigliari di Mayo. L’infortunio di Elegar ha sconvolto le rotazioni. Ma il nostro segreto è aver mantenuto un bel nucleo, importante della scorsa stagione, c’è una buona miscela di esperienza e talento, la società, soprattutto spinge, è in crescita. Ora ci godiamo il momento”.

Infine, Zerini lancia uno sguardo al futuro: “Ci penso e vorrei allenare, soprattutto i giovani. Mi piacerebbe aiutare chi sta iniziando, trasmettere ciò che ho imparato e capito anche sul modo di lavorare, di impegnarsi. Però non ho ancora deciso. L’obiettivo è giocare ancora qualche anno e dimostrare di meritare di restare in un campionato di vertice”.

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