Già prima di Ferragosto e a seguire nei giorni seguenti, tutti i tesserati della Givova Scafati hanno raggiunto tutti la cittadina dell’Agro. Partiti da ogni parte dello Stivale, il primo ad arrivare è stato Ikangi, poi è stata la volta di Monaldi, Ambrosin e Parravicini, quindi di Cucci, Raucci e De Laurentiis, a cui si è infine aggiunto il veterano Rossato, arrivato sulle sponde del fiume Sarno direttamente dalla Sardegna, dove ha trascorso un periodo di meritata vacanza.
Il primo step, per tutti, è stato rappresentato dalle visite mediche specialistiche cardiologiche a cura del dr. Alberto Pesce, presso il centro medico Medicenter di Scafati, per poi passare alle analisi biologiche di rito, eseguite presso la Casa di Cura Maria Rosaria di Pompei della vicepresidente Daniela Fava.
Gli esami hanno dato esito positivo per tutti, che quindi da mercoledì 18 agosto hanno iniziato gli allenamenti sotto gli ordini di coach Rossi, del suo assistente Nanni e del preparatore fisico Confessore. Unici assenti, i due statunitensi Clarke e Daniel che raggiungeranno Scafati e si aggregheranno ai nuovi compagni già a partire dalla prossima settimana, così come alcuni atleti under.
Come di consueto, il patron Nello Longobardi, accompagnato dal figlio Enrico (responsabile dell’area tecnica), ha voluto accogliere personalmente la squadra e, nel suo inconfondibile stile, rivolgere a tutti il suo personale in bocca al lupo per la stagione agonistica alle porte: «Do il mio personale benvenuto a Scafati a tutti i nostri tesserati, a cui chiedo di dare il massimo sin da subito, con quella “cazzimma” a cui tengo tanto e che dovrà contraddistinguerci al di là dei risultati.
Abbiamo allestito un gruppo che mi piace moltissimo, per il quale abbiamo fatto un grosso sacrificio economico, che ci consente di avere nove seniores in organico. Un sacrificio che speriamo possa essere goduto da un’ampia fetta di tifosi, ben oltre l’attuale limite del 35% di capienza del PalaMangano. Puntiamo a vincere il più possibile, ma a dare soprattutto il massimo in campo sempre e comunque, senza un obiettivo concreto da raggiungere obbligatoriamente e nell’immediatezza.
Quasi tutti i nostri tesserati hanno due anni di contratto, per cui in questo biennio dobbiamo cercare di raggiungere il massimo risultato, senza alcuna necessità di dover affrettare i tempi. Ci sono poche squadre sopra le righe in questa serie A2: Cantù è ben assortita ed ottimamente allenata, così come Forlì, Udine e Verona. I nostri due americani sono giocatori di sostanza e qualità, che possono darci una mano importante, giocando anche in due ruoli. Abbiamo scelto un allenatore che è in perfetta sintonia con società e gruppo, che volevo già da tempo portare a Scafati. Sono contentissimo di avere allestito questa squadra, in cui credo davvero tantissimo».
Comunicato a cura di Antonio Pollioso, Ufficio Stampa Basket Scafati 1969.