Un periodo florido dove alle ottime prestazioni sul parquet sono arrivate anche tre vittorie consecutive. Guglielmo Caruso (Openjobmetis Varese) si sta affermando come uno dei trascinatori della squadra e i suoi numeri contro Scafati gli hanno permesso di essere votato come miglior italiano del sesto turno superando Marco Spissu (Umana Reyer Venezia) e Matteo Spagnolo (Dolomiti Energia Trentino) nelle preferenze.
Il giocatore partenopeo non potrebbe attraversare momento migliore in questo inizio di stagione la cui ciliegina sulla torta è rappresentata dalla convocazione in nazionale per la finestra delle qualificazioni ai prossimi mondiali. Scacciati i periodi sfortunati che lo hanno un po’ tormentato durante il corso della sua giovane carriera, Caruso può giocare una pallacanestro di livello decisamente elevato e non a caso la sua sicurezza sta influenzando sia la squadra sia i propri compagni; il successo maturato in quel di Scafati è il terzo di fila inanellato dalla compagine lombarda di cui il classe 1999 è il comune denominatore anche quando il referto non mostra numeri altisonanti. Non è il caso della partita al PalaMangano dove Guglielmo Caruso ha segnato 23 punti (massimo in carriera in Serie A) tirando con cifre da capogiro: 77.8% da due punti (7/9) e il 100% da tre punti (2/2) per un totale di 9/11 dal campo (81.8%) che lancia il 23enne tra i giocatori più efficaci del campionato; nei 28 minuti che coach Matt Brase ha concesso al numero 30 della Openjobmetis Varese ci sono anche 2 rimbalzi (entrambi offensivi), 2 assist e 1 stoppata (oltre ai 4 falli subiti) per un 28 di valutazione che rappresenta il secondo massimo in carriera fatto registrare nella partita. Nonostante ci sia da lavorare sulle percentuali a cronometro fermo (solo il 57.1% fin qui), i numeri di Willie in queste prime sei uscite sono convincenti tanto quanto la sua pallacanestro.
La sintonia con il gruppo è decisamente migliorata grazie anche ad obiettivi ben diversi posti dalla società in questa nuova stagione. Se nella passata stagione Varese ha dovuto combattere con i tanti bassi e i pochi alti, quest’anno si sta già raccogliendo quanto di buono fatto in estate con l’impronta decisiva di una mente eccelsa del basket come quella di coach Brase. Guglielmo Caruso ha acquisito maggiore sicurezza nei propri mezzi specialmente per quanto riguarda il tiro dalla lunga distanza: nella stagione 2021/2022 aveva tirato solo 7 triple in tutto il campionato registrando un misero 28.6%, mentre ora il numero dei tentativi è il medesimo ma in sole sei partite e con percentuali migliori (57.1%). Maggior spazio a disposizione significa poter mettere in mostra il proprio talento e se fatto con coscienza come sta facendo il classe 1999 non può che risentirne l’intera squadra; i punti segnati sono già 72 in confronto ai 73 messi a tabellino nelle 23 partite del campionato scorso, i falli subiti sono già stati pareggiati (a quota 17) a testimonianza anche di una maggiore cattiveria nell’attaccare il ferro tanto da avergli già fatto guadagnare 21 tentativi dalla linea della carità (17 quelli tirati nella stagione 2021/2022). Infine, Caruso, che nell’annata precedente era riuscito ad andare in doppia cifra solo una volta (penultima giornata di regular season), oggi ha già quattro gare concluse con almeno 10 punti segnati e due con almeno 20 (nella sconfitta contro Trento e nella vittoria contro Scafati).
“Ho lavorato molto questa estate, in generale grazie alla Nazionale, ma anche da solo con Luis Scola e con gli assistenti varesini. Sì, con Scola che non è solo ad: già l’anno scorso avevo fatto qualcosa con lui. Ogni volta che può ci dedica del tempo e mi sta facendo bene. In più Varese sta investendo per valorizzare i giocatori. E un atleta quando avverte la fiducia, è messo nelle condizioni per fare bene, poi dipende dal singolo. Io ho iniziato l’anno senza aspettative incredibili, sapendo che venivo da un primo da professionista difficile tra infortuni e altro”, così Caruso ha spiegato a Piero Guerrini su “Tuttosport” della sua crescita.
Così invece il centro italiano ha parlato di Varese come sorpresa del campionato: “Ci sta, è una squadra piene di scommesse, con tanti giovani anche stranieri di poca esperienza, salvo il capitano Giancarlo Ferrero, a cui noi ragazzi ci rivolgiamo spesso. Giochiamo di squadra, siamo tra quelle con più assist, l’altruismo, il poco egoismo nel basket è fattore determinante”.
Adesso per “Willie” c’è l’appuntamento con la Nazionale italiana: “Sono molto contento, è un sogno, capisco che il lavoro sta ripagando, ma non ho raggiunto proprio niente. è l’inizio di un lavoro lungo. La fortuna è essere circondato da gente che ne sa”.
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