Ormai ci siamo. Stasera, ore 20.15 (diretta SkySport), l’Italbasket si gioca a Varese contro l’Ungheria il pass per i Mondiali di Cina 2019. Una partecipazione, quella alla rassegna iridata, che al nostro movimento manca ormai da 13 anni (Giappone 2006), quando la truppa allora guidata da coach Recalcati si fermò agli ottavi di finale contro la Lituania (68-71).
Interpellato dalla Gazzetta dello Sport, Pietro Aradori sottolinea l’importanza e l’attesa per il match di stasera contro i magiari: “È una partita importantissima, direi decisiva per il futuro di tutto il nostro movimento. Andare in Cina non ci può bastare. Bisogna andare oltre. Spero che la qualificazione sia lo sprone per tornare ad un modello virtuoso, quello degli anni 90“.
“In quel periodo in Serie A giocavano grandi campioni stranieri e avevano spazio anche gli italiani. Come risultato, i nostri club dominavano in Europa” – prosegue polemico il giocatore della Virtus Bologna – “Da anni ormai non è più così. Gli italiani sono in grande minoranza per fare spazio ad una miriade di stranieri che, per la gran parte, direi l’80%, sono mediocri“.