La Tecnoswitch chiude benissimo il 2022 vincendo in casa con Teramo con il punteggio di 73-54. La formazione ruvese è a due punti dalla qualificazione matematica in Coppa Italia e centra la dodicesima vittoria in stagione. Due i punti di vantaggio sulla seconda, con una gara in meno. Numeri che certificano la qualità di una squadra che stringe i denti e riesce a fare a meno anche di pedine fondamentali come Ghersetti e Deri che ha riabbracciato i suoi compagni in settimana, ma che è lontano dal rivedere il campo.
Ruvesi che trovano un caloroso pubblico ad attenderli sugli spalti. Il turno prenatalizio non riserva sorprese, merito di una squadra concentrata e determinata che è scesa in campo con il piglio della compagine che sa quello che vuole. Le risposte dal campo sono arrivate in quantità importanti, con Teramo, squadra giovane, che ha provato a dare fastidio alla Tecnoswitch ma si è dovuta arrendere ben presto. Sopra di un punto, 10-9 al 5′, la formazione ruvese ha piazzato il parziale decisivo per sterzare definitivamente l’inerzia della gara. Vittoria che poggia le sue fondamenta su Ammannato sotto le plance e su un Edoardo Fontana che ha ritrovato un ottimo feeling col parquet. Ottima la gara del solito Toniato, con Diomede e Gatto rimessi in sesto dall’eccellente staff sanitario composto dal preparatore fisico Luca Mangiatordi e dal fisioterapista Sabino Schittulli.
Coach Campanella a fine partito ha lodato la società ruvese per quello che sta facendo: “Ci sono tutti i presupposti per far bene e continuare a crescere. Volevamo a tutti i costi vincere e ce l’abbiamo fatto. Adesso meritiamo questa pausa, ce la godiamo, consapevoli che poi ci attende un 2023 molto impegnativo. Ma ora vogliamo vivere questo bel momento possibile grazie alla professionalità dei miei atleti e alla tenacia di una società straordinaria che non ci fa mancare nulla. La dedica? A mia moglie e a mia figlia che mi incoraggiano pur stando a chilometri di distanza da noi. Sono la mia forza”.
Curioso siparietto all’intervallo: tutti attorno a Mario Ghersetti, argentino naturalizzato italiano, in panchina a soffrire per la sua Nazionale di calcio. La gioia è esplosa poco prima dell’inizio del terzo quarto con tutto il Palasport a festeggiare la vittoria dei mondiali dell’Argentina. Fine partita dedicato agli auguri di Natale e alla festa per la vittoria finale con tanto di bandiera argentina. Dopo la sosta, Ruvo chiamata al derby con Corato.