È tutto vero. Abbiamo aspettato l’alba per esserne certi, perché quella di ieri è stata una notte sognata per mezzo secolo o anche più. Con la vittoria per 77-49 sulla Pescara Basket in gara 2, la Halley Matelica chiude i conti anche della serie finale e si guadagna la prima, storica promozione in Serie B.
Una vittoria voluta con una forza difficile da descrivere a parole, voluta da una squadra che nei playoff ha dato una dimostrazione di resilienza sportiva incredibile, sorretta da un pubblico che ieri sera a Castelraimondo ha fatto non solo da sesto, ma almeno anche da settimo e ottavo uomo in campo. Una vittoria che corona la testardaggine con la quale la società ha creduto a questa “lucida follia” chiamata Serie B nell’arco di questi anni, la maestria con la quale coach Cecchini e il suo staff hanno saputo plasmare il materiale umano a loro disposizione e poi ovviamente la voglia, il carattere e ovviamente le capacità tecniche che capitan Caroli e compagni hanno saputo esprimere sul parquet anche nei momenti più critici di una stagione nella quale più volte la Halley è sembrata non averne abbastanza per poter primeggiare in mezzo a 22 squadre di quattro regioni diverse, come imponeva la folle formula della Serie C Gold nostrana.
Ma i biancorossi hanno tenuto duro anche nei momenti più duri, su tutti quel tris di sconfitte nel finale della regular season (Bramante in casa, Osimo in trasferta, Foligno in casa in Coppa Italia) che avrebbe potuto devastare le certezze costruire in mesi di lavoro. Ma tutto la Vigor ha fatto quadrato nel momento più delicato, la dirigenza ha fatto uno sforzo in più aggiungendo nel motore l’allora oggetto misterioso Zhgenti, dimostratosi preziosissimo nella cavalcata dei playoff, e ha cambiato marcia nella post season, dimostrandosi più forte anche dell’infortunio di un Mentonelli che era cresciuto in maniera esponenziale nel girone di ritorno.
Paradossalmente, la gara più importante, quella di ieri sera, è stata anche la più facile sul cammino verso la terza serie nazionale. Pescara non ha regalato nulla, anzi, nel primo quarto ha dato filo da torcere eccome a una Halley paralizzata dalla tensione e dalla voglia di fare tutto e subito. È il totem Capitanelli a prendere in mano gli abruzzesi: con 7 punti in un amen il pivottone scalda Pescara e suoi 40 tifosi, ammutolendo la torcida tambureggiante di Castelraimondo e così gli ospiti sono sul 7-14 a metà quarto, sprecando pure qualche occasione per allungare ulteriormente. La Halley pian piano si scioglie, limita i danni a fine primo quarto (14-18) e prepara il terreno per il cambio di marcia, che arriva nel secondo periodo. La difesa diventa una piovra che avvolge nei suoi tentacoli una Pescara d’improvviso inerme (un solo canestro concesso dal campo in 10’: una fortunosa tripla di Pucci) e un Vissani col sangue agli occhi mette il turbo ai biancorossi: tre sue triple, accompagnate da quella di Falzon, fanno scappare la Vigor al massimo vantaggio proprio in vista dell’intervallo lungo (34-22). Gli abruzzesi vacillano e allora la Halley azzanna la preda alla giugulare: ancora Vissani, in collaborazione con capitan Caroli, fa decollare i biancorossi a +23 (60-37 al 25’). Sembra fatta, ma un ruggito dell’immortale Capitanelli, che infila 12 punti in un amen, tiene accesa la fiammella dei biancoazzurri riportandoli a -16 (52-36 al 28’). Coach Vanoncini prova la carta della zone press per scompaginare i piani alla Vigor, ma i biancorossi sono in trance: Zhgenti e Caroli scrivono la parola fine e nel finale c’è spazio per tutti per poter dire “io c’ero” in una notte che resterà per sempre nella storia dello sport matelicese, compreso quel Mentonelli che, pur di esserci, è sceso in campo nel finale con la falange rotta qualche mese fa ancora non del tutto guarita e che sigla pure due punti per sigillare una notte davvero perfetta.
Finisce con la festosa invasione di campo di un pubblico di ben altro livello e la meritata festa in campo di un popolo che si prepara a una sfida attesa da tempo: quella di misurarsi con realtà di altre dimensioni e altro blasone. Ma la Halley è pronta a farlo, con entusiasmo e dignità, come ha sempre fatto nella sua lunga rincorsa.
Queste le parole di coach Cecchini al termine del match: «E’ stato un inizio difficile complici anche gli adeguamenti di Pescara, tra gara 1 e 2 hanno cambiato alcune regole difensive ed inserito una situazione di gioco nuova. Inoltre abbiamo avuto percentuali basse nel primo quarto, ma quando abbiamo messo il naso avanti, sospinti sia da una ritrovata vena realizzativa che da un pubblico incredibile siamo andati via sempre più lisci. E più il vantaggio si dilatava, più la palla sembrava più leggera. Nei playoff siamo saliti di livello, è chiaro che abbiamo fatto un grande lavoro sia in campo che a livello sanitario, perché siamo riusciti a rimettere in piedi un Caroli che è stato il Bill Murray di Space Jam per noi nel finale di stagione, e poi Genjac con i vari problemi che ha avuto e da ultimo Mentonelli. I ragazzi hanno fatto un cambio di passo di mentalità e concentrazione: noi le partite le prepariamo sempre, ma sono gli interpreti che eseguendo al 100% come hanno fatto fanno sì che poi il risultato diventi realtà. È la giornata più importante della mia carriera da allenatore. Matelica sognava questo sogno da tanti anni, essere qui a parlare a nome di una squadra così storica è emozionante. Non ho mai davvero pensato che non ce l’avremmo fatta, sarà che personalmente sono testardo come carattere. Anche quando abbiamo fatto quelle tre sconfitte consecutive, nonostante sia stato un momento difficile, ho sempre creduto che visto che eravamo in ballo avevamo le nostre chance da giocarci. È stato uno sprone a fare di più e meglio e abbiamo fatto dei passi in avanti enormi. Quelle tre sconfitte sono arrivate contro squadre che hanno difeso su di noi in maniera simile, paradossalmente ci è servito quel banco di prova per lavorare nelle settimane successive, quelle precedenti ai playoff, per farci trovare pronti con soluzioni completamente nuove e diverse, che hanno poi funzionato».
HALLEY MATELICA-PESCARA BASKET 77-49
MATELICA: Provvidenza 8, Fianchini, Mentonelli 2, Bugionovo 1, Falzon 12, Vissani 19, Caroli 13, Ciampaglia 3, Genjac 9, Zhgenti 10, Poeta, Tosti. All.: Cecchini.
PESCARA: Di Diomede 4, Masciopinto 3, Pucci 10, Del Principe, Perella, Capitanelli 19, Del Sole 8, Seye, Fasciocco 4, Traorè, Grosso 1. All.: Vanoncini.
ARBITRI: Lilli, Martigiani.
PARZIALI: 14-18, 20-4, 21-16, 22-11.