Riaperta a casa la porta dei playoff, con un odierno nono posto ancora precario ma a sole due lunghezze dal quarto e certamente meno tetro del tredicesimo di un mese fa, Venezia arriva a Bologna con tre vittorie consecutive, di cui due esterne a Napoli e Trieste. Con la trasferta alla Segafredo Arena la squadra di Walter De Raffaele scollina un tour di quattro viaggi consecutivi fra Campionato ed Eurocup (già fatte Valencia il 16 e Bursa il 18, da fare Lubiana il 23) che molto dirà anche del suo destino europeo.
Senza Michele Vitali, il trauma distorsivo alla caviglia subìto in Nazionale lo terrà out per quattro settimane, la Reyer conterà su Stefano Tonut (14.6 di media) e Mitchell Watt (15.5), i pilastri su perimetro ed area. L’Umana affronta la Segafredo per la quinta volta in stagione ed anche avendole perse fin qua tutte non può essere considerata dalla Virtus polpa tenera, se non altro per i recenti progressi alla voce difesa in campionato: 65 punti concessi a Trento e Trieste, 76 a Napoli. Se però dietro va un pochino meglio non concedendo almeno canestri facili, l’attacco va a strappi (78.3, quattordicesima). Destinata per unicità di forma e sostanza a un’epica di durata, la risalita in classifica può davvero significare per la Reyer un cambio di rotta, comunque vada a finire questa stagione diventata, senza più gli orchi invernali, contendibile per le sue forze: seconda come tentativi dalla distanza (28.5), quarta nel defensive rating, seconda anche come stoppate, tre a gara.
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