Prima vittoria di miglior giocatore della giornata per un membro del roster di Reggio Emilia, dopo la palma di miglior italiano vinta da Andrea Cinciarini nella 5ª giornata, ecco anche quella di MVP. A trionfare è stato il nativo di Vilnius, Osvaldas Olisevicius (UNAHOTELS Reggio Emilia), preferito dal pubblico agli agguerriti Marcus Keene (Openjobmetis Varese) e Jabril Durham (Fortitudo Kigili Bologna).
La scuola lituana della pallacanestro da decenni ci delizia di uomini straordinari capaci a tenere in piedi con la loro forza fisica e d’animo un’intera squadra. Freddi strateghi del gioco, infiammano le platee grazie ad una straordinaria sensibilità non appena quella sfera arancione sfiora i loro polpastrelli. Sono in grado di fare canestro, sfruttano i loro centimetri per dominare sotto canestro e sono dei perfetti collanti tra il ruolo di pivot e quello di playmaker. Un identikit molto simile a questo lo possiede il numero 31 di Reggio Emilia, che nell’ultima gara disputata non ha solo portato a casa una vittoria, ha totalmente ribaltato le sorti di un incontro già deciso ergendosi ad eroe. Osvaldas Olisevicius ha realizzato 29 punti frutto della precisione con cui ha tirato dalla media (7/9) e dalla lunga distanza (4/6), oltre al solito apporto fondamentale ai liberi convertiti con il 100% (3/3). Di solito il suo gioco si sviluppa su entrambi i lati del campo facendosi trovare pronto a rimbalzo e distribuendo, se necessario, qualche assist per i compagni, ma questa volta la sua missione nella sfida contro Trieste era la vittoria, perciò i 3 rimbalzi presi e i 2 palloni recuperati sono marginali rispetto alla sua prova balistica. La mezz’ora abbondante trascorsa sul parquet gli è valsa un 27 di valutazione e un plus/minus di 12 (secondo migliore dietro il compagno Hopkins).
“Il segreto è la scuola. In ogni posto gli allenatori ci insegnano e obbligano fin da piccoli a giocare in tutti i ruoli. Sono cresciuto alla ‘Marciulionis Academy’, ma il mio idolo è stato Linas Kleiza” le parole del nativo di Vilnius per il quotidiano Tuttosport trasudano pallacanestro e spiegano alla perfezione come mai i giocatori proveniente dal versante est dell’Europa siano così abili nell’andare a canestro, difendere e servire i compagni. Dalle parti di Reggio sperano di aver trovato in Olisevicius un nuovo Kaukenas, anche se non è stato lui a portare il classe 1993 alla corte di coach Caja, ma i gemelli Lavrinovic: “Sono stati loro a consigliarmi di venire qui. Mi hanno detto di cogliere l’occasione al volo, sarebbe stato il posto giusto” continua nell’intervista con Piero Guerrini e racconta di come in Lituania tutti sappiano giocare a basket perché è il loro sport, un modo di stare in comunità e divertirsi, anche se ovviamente la componente fisica aiuta. Il numero 31 biancorosso è stato il mattatore nella vittoria in trasferta contro i giuliani, risultando decisivo nei momenti chiave della sfida, ma per lui non è sempre stato così: “L’ultimo tiro da piccolo non potevo prenderlo, ma non ho paura” e lo ha dimostrato senza problemi.
Il lituano sta disputando una stagione da rivelazione del campionato, agendo da two-way player con propensione maggiore per le conclusioni a canestro: infatti lo testimoniano principalmente le percentuali con cui sta tirando dalla media (52.6%), da oltre l’arco (39.7%) e ai liberi (94.4%), numeri che nella NBA lo metterebbero in lizza per la lista dei giocatori 50/40/90. Il nativo di Vilnius con i 29 punti segnati, il 27 di valutazione e gli 11 tiri liberi realizzati ha stabilito tre nuovi massimi in carriera a corredo di una partita che lo ha aiutato ad accrescere il suo status collocandolo tra i migliori della nostra massima serie. Terzo nella classifica marcatori della LBA con 17 punti a partita (1° di squadra) e come già anticipato, il più preciso dalla lunetta; in 13 partite giocate è il secondo della UNAHOTELS per minuti in campo (29, dietro ai 30.1 di Cinciarini), secondo per valutazione con 16.2 (dietro a Hopkins, 16.6), primo per plus/minus con 4.9 e terzo per rimbalzi catturati 5.1, meglio di lui solo Hopkins (7.6) e Johnson (5.3).
“Mi considero piuttosto completo: posso tirare, passare, entrare in area palleggiando e faccio quello che serve alla squadra”, Osvaldas Olisevicius non è solo l’uomo in più di Reggio Emilia, è l’uomo in più del nostro campionato.
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