Nuovi volti, quelli giovani che portano freschezza al nostro campionato e ci stupiscono con giocate di altissima qualità. Leonardo Faggian (NutriBullet Treviso) ha portato a casa la palma di miglior italiano del diciannovesimo turno superando Matteo Spagnolo (Dolomiti Energia Trentino) e Leonardo Candi (Bertram Yachts Tortona).

Non certamente una sorpresa sentir parlare di lui, poiché coach Marcelo Nicola ha mostrato più volte quanto si fida di lui, ma vederlo coinvolto e diventare man mano decisivo è una gioia per i tifosi trevigiani. L’ennesimo banco di prova per testare la sua forza mentale è arrivato nella sfida salvezza contro la GeVi Napoli, la cui vittoria sulla sirena finale porta le ambizioni della NutriBullet Treviso uno scalino sopra alla settimana precedente. Con estrema umiltà, la compagine biancazzurra ha ottenuto tre vittorie nelle ultime quattro giornate iniziando questo 2023 nel miglior modo possibile. La ciliegina sulla torta per staff tecnico e società è la risposta del prodotto fatto in casa che risponde al nome di Leonardo Faggian, alla sua miglior prestazione in carriera. Se partire nel quintetto titolare è diventata ormai una costante nella routine del classe 2004, il passo successivo di risultare decisivo per la squadra si sta pian piano materializzando; così il suo contributo sui due lati del campo – soprattutto nell’ultimo periodo – al fianco di un Adrian Banks staripante ha aiutato a conquistare due punti fondamentali. Nei 20 minuti trascorsi sul parquet, Leonardo Faggian ha messo a referto 13 punti frutto di una prova al tiro al limite della perfezione: infatti sono arrivati 4 canestri su 6 tentativi dalla media distanza, 1 tripla a segno sull’unico tiro arrivato dai 6.75 metri e 2 tiri liberi convertiti sui 3 tentati. La dote migliore del ragazzo nato da genitori argentini però non è la realizzazione, bensì l’impegno profuso nella metà campo difensivo dove pressa forte il portatore e lo costringe all’errore – da qui anche l’unico recupero della sua partita – oltre ad una presenza importante sotto i tabelloni che gli ha permesso di raccogliere 5 rimbalzi. Una prestazione all-around che gli vale un 16 alla voce valutazione grazie anche all’assist distribuito e ai 3 falli subiti nel corso della partita.

Una coincidenza che i migliori giocatori di questa diciannovesima giornata siano stati proprio Adrian Banks e Leonardo Faggian. Non solamente due giocatori appartenenti alla stessa squadra, ma anche due ragazzi che hanno entrambi festeggiato di recente il proprio compleanno. Il classe 2004 però è una novità, perciò da uomo del momento non è mancata la tempesta di domande per raccontarsi a chi non lo conosce. Per cominciare parla al Tuttosport proprio del suo numero 1 e dell’esperienza che lo circonda alla NutriBullet Treviso: “Adrian Banks è un giocatore di grandissima esperienza che mi può trasmettere molto del suo vissuto, così gli altri veterani come Zanelli o Sorokas. So di dover migliorare e per riuscirci lavoro sulla continuità, sulla concentrazione. Guai pensare di aver raggiunto un traguardo per due partenze in quintetto”. È grande la dimostrazione di maturità del nativo di Treviso, il quale però racconta anche le sue radici, quelle argentine di mamma e papà: “La tradizione degli oriundi qui a Treviso è buona tra Scarone, Fabi, coach Nicola e anche Zanatta, con cui ho vissuto la semifinale dei mondiali di calcio lo scorso dicembre. Non è un caso che la domenica successiva, dopo la partita casalinga con Brindisi, abbia deciso di sfoggiare la bandiera argentina: il senso di appartenenza è difficile da spiegare. La garra argentina e l’aggressività sono doti che cerco di portare in campo”. In chiusura racconta un po’ di se stesso extra-campo e di come riesce a legare gli impegni da giocatore professionista e studente: “Studio e sport si possono coniugare soprattutto se si capisce come far convivere le attività. Studio ‘Amministrazione Finanza e Marketing’ in un istituto privato, sono all’ultimo anno delle superiori e darò l’esame di maturità. Poi mi iscriverò all’università”. Alla maglia della nazionale ancora non ci pensa, è un’ipotesi ancora remota ma che non esclude ed attende fiducioso.

Tredici le partite in cui il diciannovenne è andato a referto, la seconda consecutiva da titolare a dimostrazione della maturazione e dell’etica del lavoro che contraddistingue uno degli under più interessanti del nostro campionato. Al di là dei numeri grezzi, i quali non portano minimamente alla luce le qualità del numero 10, c’è una crescita quasi esponenziale nel gioco di Faggian. Il ragazzo ha ambizione: vuole conquistare la IBSA Next Gen Cup con i suoi coetanei e la salvezza con la squadra senior; di fronte alla possibilità di ottenere un posto ai play-off, siamo certi non si tirerà indietro e cercherà di mettersi a disposizione il più possibile per riuscire a raggiungere i suoi obiettivi. Le cifre registrare nella vittoria contro la GeVi Napoli rappresentato tutte il massimo in carriera per il classe 2004; tuttavia sono proprio le prestazioni di queste ultime quattro giornate – in cui la squadra ha ottenuto tre vittorie e una sola sconfitta – a definirne lo sviluppo e la crescita. In questo lasso di tempo sono 6 i punti di media a partita tirando con il 72.7% da due e il 62.5% a cronometro fermo; in aggiunta ci sono 3.2 rimbalzi, 1.0 assist e 1.75 falli subiti, dati che lo portano ad una media di 7.75 nella valutazione in 14 minuti di impiego. Infine sono da tenere in seria considerazione i margini di miglioramento del giovane Leonardo, il quale nonostante abbia per certi versi uno stile di gioco ancora impulsivo, ha già mostrato flash da vero esperto del parquet soprattutto nei minuti finali di gara dove riesce a mantenere il sangue freddo e non commettere errori grossolani.

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