Il capitano, per il quinto anno consecutivo, sarà sempre lui. Darìo Enrique Andrè, “centrone” di 204 centimetri, 44 anni, esperienza infinita e ben 26 campionati di categoria giocati, dalla A/1 e fino alla serie D, disputerà un’altra stagione con la maglia Libertas.
Per lui Alcamo rappresenta davvero una seconda famiglia e un ambiente in cui il suo “peso” è andato via via oltre le vesti del semplice cestista. Capitano, “allenatore in campo”, motivatore, riferimento psicologico e altro ancora, Andrè ha messo anche il suo zampino in alcune trattative: decisivo il suo intervento nel riportare in maglia biancazzura Paride Giusti.
Non soltanto movimenti “spalle a canestro” da manuale, ma anche precisione nei tiri da tre punti e nei liberi nonché “caterve” di rimbalzi, voce quest’ultima in cui è sempre andato in doppia cifra. Brignone, coach dell’Orlandina Lab, parlando con i suoi lunghi, ha sempre detto che una partita contro Andrè vale almeno quanto dieci allenamenti specifici.
L’talo-argentino giocherà quindi il suo terzo campionato di C Silver al “PalaTreSanti”, impianto che ha sempre dimostrato grande amore verso di lui, ma stavolta non troverà più in panchina Vincenzo Ferrara bensì Roberto Torriero, proprio quel tecnico che nella stagione 2013/2014 gli fece ottenere una delle sue tante promozioni. Di quel gruppo, quello dell’Aquila Palermo, ritroverà alla Libertas anche Dario Dragna, Davide Tagliareni e Jacopo Bruno, play che quell’anno era appena un ragazzino.
Ad ogni fine campionato, a causa della sua non più verdissima età, si vocifera che per Andrè possa essere stato l’ultimo. Per fortuna tutto rinviato e la maglia numero 13 della Libertas, ancora volta, porterà in giro per i campi della serie C, un grandissimo cuore e un bagaglio infinito di tecnica, quelli di Dario Enrique Andrè, classe 1974.