Il successo è sfuggito sostanzialmente a causa dei classici dettagli che fanno la differenza, specie al cospetto di formazioni di alta caratura. Difficile, in ogni caso, è mandar giù un arbitraggio che – in un match molto equilibrato e tiratissimo – ha concesso più del doppio dei tiri liberi agli avversari. I Lions Bisceglie, al netto di tutto, si sono congedati per il 2022 dal pubblico del PalaDolmen con una sconfitta interna, la prima stagionale, ma tra i meritati e convinti applausi. Peccato per l’epilogo del confronto giocato a viso aperto e alla pari con Roseto, così come accaduto la domenica precedente in occasione della trasferta di Ruvo: aver conteso la vittoria alle due squadre più forti del girone D del torneo di Serie B Old Wild West, benché non abbia comportato benefici per la classifica dei nerazzurri, costituisce un’incredibile iniezione di fiducia per il futuro di un gruppo in continua crescita.
Bisceglie ha preso la partita per il verso giusto (11-7) e quando il collettivo ospite ha messo la testa davanti (17-22 nel corso della frazione d’apertura, 19-26 nel secondo parziale) non si è scomposta, ricucendo senza esitazioni (31-33). Roseto ha sopperito all’indisponibilità di Zampogna con il contributo dell’under Fiusco, che si rivelerà preziosissimo in termini di produttività offensiva: i suoi canestri hanno permesso alla formazione abruzzese di restare in vantaggio a metà gara.
I Lions si sono riavvicinati di nuovo nello score al rientro dall’intervallo lungo (40-42) malgrado qualche chiamata arbitrale davvero poco convincente, come in occasione di un incomprensibile antisportivo fischiato a Dip. Quando l’ispiratissimo Dron ha accorciato sul -1 (47-48) è toccato ad Amoroso dare una spinta alla sua squadra (tripla del 49-56) e allo strattone di Borsato (54-58) ha replicato Morici (54-63). Gli under Verazzo – il più penalizzato di tutti dalle controverse decisioni arbitrali – e Dron si sono prodotti nell’ennesima ricucitura (62-63) fino alla parità firmata all’inizio della quarta frazione da un alto giovane nerazzurro, Marco Pieri (65-65). Roseto ha ridato forma ai suoi propositi di successo con un minibreak (65-71), rintuzzato dall’ennesimo canestro pesante di Dron, che si è messo la squadra sulle spalle ristabilendo di fatto l’equilibrio a tre minuti dal termine, approfittando anche di una colossale e inattesa ingenuità di Amoroso (74-74). Morici e l’ex Di Emidio, dalla lunetta, hanno mandato a bersaglio complessivamente tre tiri liberi e il 2/2 di Filiberto Dri ha portato il punteggio sul 76-77. La tripla di Mastroianni a 1’16” ha chiuso i conti perché da quel momento in poi nessuna delle due contendenti è più riuscita a produrre nulla di concreto e Bisceglie, in particolare, ha gettato per due volte il pallone senza andare al tiro. Un vero peccato. I Lions ripartiranno dalle tantissime certezze acquisite nel corso del tour de force di tre gare in una settimana. Martedì comincerà il lavoro in preparazione della sfida sul parquet di Caserta.
Lions Bisceglie-Roseto 76-80
Lions Bisceglie: Dron 19, Dri 11, Chiti 9, Bini 12, Dip 6, Borsato 8, Pieri 6, Verazzo 5, Vavoli. N.e.: Provaroni, Mastrodonato. All.: Nunzi.
Roseto: Di Emidio 13, Santiangeli 12, Morici 11, Dincic 5, Amoroso 16, Mastroianni 11, Fiusco 10, Seck 2, Natalini. N.e.: Zampogna, Ronca. All.: Quaglia.
Arbitri: De Rico di Venezia, Bortolotto di Castello di Godego (Treviso).
Parziali: 19-22; 36-42; 62-63.
Note: usciti per cinque falli Verazzo e Dincic. Tiri da due: Bisceglie 17/34, Roseto 11/19. Tiri da tre: Bisceglie 10/28, Roseto 11/31. Tiri liberi: Bisceglie 12/14, Roseto 25/30. Rimbalzi: Bisceglie 32, Roseto 33. Assists: Bisceglie 20, Roseto 7.