Non solo la Serie A. L’emergenza COVID-19 sta facendo chiaramente discutere molto anche nelle Leghe minori, a partire da Serie A2 e Serie B. A prendere la parola è stato direttamente il Presidente LNP, Pietro Basciano il quale, intervistato da Piero Guerrini di Tuttosport, ha spiegato a chiare lettere come, a suo modo di vedere, il campionato di Serie B dovrebbe essere definitivamente sospeso, mentre per la Serie A2 tutto dipenderà dal se il Governo prolungherà le attuali misure oltre il 3 aprile (ed è praticamente certo).
“Riguardo la Serie B, la mia intenzione è di chiedere al Presidente della Fip, Petrucci, di dichiararne interrotto al 30 marzo il campionato” – dice Basciano – “I motivi? Sono tanti, dalla situazione dei palazzetti, al numero delle squadre impegnate, per non parlare dei problemi logistici legati a trasferte e costi. Meglio fermare tutto, senza neanche stare a pensare ai verdetti“.
Discorso un pò diverso, come evidenziato in apertura, per la Serie A2: “In questo caso c’è la volontà di portare a termine la stagione, ma la data decisiva sarà il 4 aprile, vale a dire il giorno dopo la scadenza del 3 aprile, impostata dal Governo” – continua Basciano – “Se vivremo ancora l’emergenza attuale e, di conseguenza, il Governo protrarrà lo stop di ogni attività oltre quella data, allora dovremo dichiarare conclusa anche la Serie A2. Nel caso, invece, si riuscisse a ripartire, allora accorceremo la fase ad orologio, mentre il 26 ufficializzerò la cancellazione della Coppa Italia. Ma Ravenna avrà diritto di prelazione sull’edizione 2021“.
Infine, il Presidente LNP parla dei contratti dei giocatori: “Se la stagione dovesse definitivamente fermarsi, allora decadrebbero; in caso contrario, spetterebbe ad ogni società decidere e sedersi ad un tavolo con le parti” – conclude Basciano – “Essendo il compenso su base stagionale, vedo complicato poter eventualmente adire vie legali. In generale, comunque, occorreranno buon senso ed etica“.