Lo zampino vincente nell’ultima vittoria del 2022 è stato il suo, così allo stesso modo doveva essere per il primo successo nell’anno nuovo. Lorenzo Uglietti (GeVi Napoli) ha conquistato la palma di miglior italiano del quattordicesimo turno di campionato venendo preferito a Diego Flaccadori (Dolomiti Energia Trentino) e Davide Moretti (Carpegna Prosciutto Pesaro).
Un momento difficile che ha visto l’esonero del capo allenatore e una posizione in classifica non particolarmente vantaggiosa, la cui unica nota positiva è rappresentata dal numero di squadre che affollano gli ultimi posti e permettono di vedere il futuro con qualche speranza in più. Tuttavia rispondere con una vittoria in campionato nella seconda partita disputata all’interno del nuovo anno solare avrebbe dato una scossa, perciò quale momento migliore per prendersi lo scalpo della prima classificata; in effetti, dopo un quarto periodo che ha visto la GeVi Napoli rimontare tutto lo svantaggio accumulato, un tempo supplementare ha permesso ai ragazzi di coach Cesare Pancotto di riordinare le idee e finire in bellezza il lavoro che stavano svolgendo. A sistemare psicologicamente i momenti più difficili c’è sempre una figura in particolare che spicca: il capitano, ovvero colui le cui responsabilità aumentano ed è chiamato a dare letteralmente una scossa ai compagni oltre che a se stesso per dimostrare quanto sia presente; non è un caso che Lorenzo Uglietti abbia preso in spalla il gruppo e lo abbia in qualche modo trascinato al successo. In mezzo a chi aveva il compito di fatturare punti e mettere in difficoltà la retroguardia avversaria, la prova del numero 16 partenopeo è stata praticamente perfetta: nei 31 minuti disputati ha segnato 14 punti con precisione quasi chirurgica, chiudendo 4/4 da due punti, 1/2 da tre punti e 3/4 dalla lunetta; ciò che ha impressionato è stata la sua presenza sotto il proprio tabellone prendendosi colpi e facendo a spallate contro mostri sacri del pitturato, questo gli ha permesso di catturare 7 rimbalzi e subire anche 3 falli. L’efficienza, la difesa e la tenacia di voler conquistare i due punti in classifica gli sono valsi un 20 alla voce valutazione, la sua seconda miglior prova stagionale.
Lorenzo Uglietti lo avevamo già trovato a vincere il premio di miglior italiano poco meno di un mese fa, quando la GeVi superava la Dolomiti Energia e lui giocava la sua miglior partita in maglia bianco azzurra. Dopo quella gara, la squadra era finita in una spirale negativa di tre sconfitte consecutive che ha successivamente cancellato le possibilità di trovare un posto tra le otto della Final Eight di Torino. Per uscire da una serie di disfatte è stato fondamentale avere a roster un ragazzo come Uglietti: leader che non ha bisogno troppo spesso di parlare per farsi intendere dal resto del gruppo, poiché infonde sicurezza con i suoi movimenti e con la sua intelligenza cestistica; non è la principale bocca di fuoco di Napoli e nemmeno il costruttore di gioco per eccellenza, ma è colui che mette i tasselli mancanti del puzzle in ogni buco venutosi a creare. Nella prima parte di campionato non era riuscito quasi a convincere il coach ad avere un posto in quintetto, ma la sua costanza e la sua dedizione hanno poi convinto il capo allenatore a concedergli questa chance e di conseguenza un aumento significativo di minuti sul parquet. Preciso in area con i suoi appoggi al tabellone, Lorenzo Uglietti sta diventando sempre più affidabile come tiratore sugli scarichi o in situazioni di pick and pop grazie ai suoi movimenti off the ball; successivamente anche le sue lotte nel traffico stanno dando i frutti sperati, sebbene il numero 16 abbia più facilità nel conquistarsi tiri liberi quando gioca al PalaBarbuto rispetto a quando si trova tra le mura ostili. Infine la sua dimensione di two-way player può offrire a coach Cesare Pancotto ulteriori soluzioni sulle due metà campo a seconda di come si stia sviluppando la gara.
Al termine della sfida contro l’EA7 Emporio Armani Milano, il classe 1994 ha raggiunto i 300 minuti giocati in stagione, il quinto della sua squadra ad arrivarci quest’anno e il sesto per minuti di media con 23.1 a partita. Certamente non trovando il suo nome in cima o tra i primi tre non sembrerebbe esserci così tanto da stupirsi, eppure il profilo che stiamo vedendo in questa stagione è totalmente differente dal ragazzo che ha disputato la massima serie con l’Angelico Biella, con la De’Longhi Treviso ed anche con la GeVi Napoli nel 2021/2022. Un ruolo più centrale nelle rotazioni a cui ha risposto presente senza doverci pensare due volte: Lorenzo Uglietti è decisamente tra i più precisi della sua squadra registrando 58/46/78 negli splits (tiri da due punti, tiri da tre punti e tiri dalla lunetta), dati grezzi ma che sottolineano quanto sia efficace la sua pallacanestro; inoltre pur non essendo il rim protector a cui la squadra fa riferimento, i 4.2 rimbalzi di media catturati sono uno dei dati migliori del gruppo (secondo solo a JaCorey Williams tra i giocatori con più di dieci presenze in campionato). Non è tra i migliori realizzatori della compagine partenopea sebbene abbia migliorato di gran lunga le sue cifre rispetto alla stagione scorsa passando da 2.6 punti a 6.4 di media (oltre ovviamente dai 13.6 minuti ai già citati 23.1); tuttavia, rimane sul podio per efficienza durante le partite come testimoniato dal 10.4 alla voce valutazione, al pari di David Michineau e sotto solamente a JaCorey Williams (17.9) e a Jordan Howard (12.8), i quali però hanno una mole decisamente superiore di possessi da sfruttare e tutt’altro ruolo all’interno del team.
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