Matteo Imbrò, il capitano della Nutribullet Treviso, è entrato nella long list della Nazionale italiana da cui verranno poi scelti i 14 effettivi che parteciperanno alla doppia sfida con l’Islanda del 24 e 27 febbraio, valida in vista delle qualificazioni ai mondiali 2023. Per il siciliano è il ritorno nel giro azzurro dopo sei anni e queste sono le sue parole al riguardo rilasciate a Mattia Zanardo su “Il Gazzettino – Treviso”: “Sono stato felice di leggere il mio nome. Già il fatto di esserci vuol dire che mi sono meritato la chiamata. E per questo sono contento. Sinceramente non me lo aspettavo. Non ho parlato con coach Sacchetti o altri, è stata una sorpresa. Come ogni stagione, io cerco sempre di migliorare e di pormi degli obiettivi sempre più elevati, quest’anno ad esempio confrontandomi in ambito europeo. Rientrato dall’infortunio volevo tornare a dimostrare di essere un giocatore di alto livello, soprattutto vorrei dimostrarlo ancora di più d’ora in avanti: quello che hai fatto in passato non conta, conta quello che stai facendo”.
Poi Imbrò ricorda le sue prime esperienze in azzurro per tre amichevoli. Queste due sfide contro l’Islanda sarebbero quindi i primi match ufficiali: “Sì, quando giocavo a Ferentino sono stato convocato per il raduno di Folgaria, in preparazione al Preolimpico di Torino. Anche allora un’emozione perché, era l’unico dalla A. Una bellissima esperienza: il ct era Messina e avevo compagni del calibro di Gallinari, Bargnani, Belinelli, Hackett, da cui ho potuto imparare molto. Se dovessi essere convocato mi impegnerei al massimo, ma, al tempo stesso cercherei di divertirmi e di vivere l’esperienza, godendomela giorno per giorno”.
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