Un’altra stagione positiva per Mattia Norcino, playmaker classe ’93 in forza in serie B alla Pallacanestro Crema. Una stagione altalenante quella della squadra lombarda che occupa attualmente la terzultima piazza in classifica. Dopo la brutta sconfitta interna con Lecco però, Crema è riuscita a spuntarla dopo due overtime nel match esterno contro Bernareggio. Norcino, dopo la stagione nella massima serie con la Scandone di qualche anno fa, sta continuando a far parlare di sé per le sue ottime prestazioni e per la sua costanza sui parquet. In esclusiva per Tuttobasket, il playmaker irpino ha parlato della situazione in campionato della Pallacanestro Crema e del suo magnifico rapporto con Avellino.
– Non una posizione di classifica positiva quella della Pallacanestro crema, rilegata al terzultimo posto del campionato di Serie B girone B. Dopo la brutta sconfitta contro Lecco di due settimane fa e la vittoria esterna contro Bernareggio, quali sono le tue sensazioni sul prosieguo del campionato?
“Sicuramente quella con Lecco è stata una partita complicata, finita non nel migliore dei modi. Sono però convinto che stiamo lavorando bene, come dimostra anche la partita vinta la settimana prima in casa dell’Urania Milano. Contro Bernareggio abbiamo disputato una grande partita. Siamo stati sempre sopra e rispetto a molte altre partite precedenti, siamo stati bravi a non sprecare quanto di buono fatto nel corso del match. Devo dire che questa vittoria è utilissima in vista dei playout, in quanto ci dà la consapevolezza di poter vincere fuori casa contro chiunque. Purtroppo non riusciamo, da inizio stagione, a creare un trend positivo, siamo parecchio incostanti soprattutto nei risultati. Nonostante ciò, se riusciamo a compattarci come gruppo e a superare le difficoltà aiutandoci l’un l’altro, credo che possiamo avere buone possibilità di salvarci.”
– Avellino non ti ha mai dimenticato, non sarebbe un eufemismo dire che sia tu che Salvatore Parlato siete rimasti nel cuore dei tifosi irpini che vi vedono ancora come due veri e propri beniamini. Cosa porti dentro di te in ogni tua avventura in giro per l’Italia da vero lupo?
“Avellino è casa mia, il luogo in cui sono nato e cresciuto. Diciamo che Salvatore ha avuto modo di farsi apprezzare un po’ più di me in quanto è stato lì tre anni mentre io uno solo. Quando mi chiedono da dove provengo sono fiero di affermare le mie origini. Avellino è ormai una piazza di primo livello del basket italiano e aver vissuto dall’interno alcuni dei momenti più belli della sua storia non fa che rendermi tanto orgoglioso.”
– Anche se la posizione in classifica della tua squadra non è da ritenere positiva, Mattia Norcino si sta affermando per l’ennesima stagione ad altissimi livelli. Quanto la stagione con la Scandone ha inciso nella tua crescita personale e professionale?
“Sicuramente l’anno ad Avellino mi è servito tantissimo. Ho avuto l’opportunità di allenarmi con campioni straordinari, che non cito perché dovrei elencare indistintamente tutta squadra di quell’annata. L’anno successivo mi sono confrontato per la prima volta con la serie B e sono ormai tre anni che gioco in questa categoria. Posso dire con certezza che senza quell’esperienza non sarei mai stato quello che sono oggi.”