Nel Decreto Legge ‘Covid-19’, che ha avuto il via libera del Consiglio dei Ministri di ieri, sono incluse anche misure a sostegno dello sport, settore che rischia di subire sconquassi gravissimi se la serrata causata dalla pandemia da Covid-19 dovesse prolungarsi troppo a lungo.
Di seguito, riportiamo il comunicato stampa diffuso dall’entourage del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora.
“Il mondo dello sport ha davvero fatto squadra. Nelle ultime ore io e i miei uffici siamo stati in contatto costante con il Coni, il Comitato Paralimpico, Sport e Salute, le Federazioni sportive e gli Enti di Promozione per studiare insieme le misure urgenti e indifferibili per dare una prima, importante risposta alla crisi del settore a causa del Coronavirus. Ci siamo mossi in grande sintonia, e voglio ringraziare ciascuno per la disponibilità dimostrata e la collaborazione. Ho rinnovato a tutti i miei interlocutori, trovando immediata adesione, l’invito a convocare entro due settimane una giunta straordinaria del Coni e del Cip, naturalmente in teleconferenza, per iniziare subito a studiare le norme e le azioni da mettere in campo, speriamo al più presto, per rilanciare le attività sportive a tutti i livelli. I prossimi Decreti saranno dedicati al rilancio del Paese e dell’economia”, così il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, al termine del Consiglio dei Ministri.
MISURE A SOSTEGNO DEL MONDO SPORTIVO NEL DECRETO LEGGE “COVID-19”
- TUTELA UNIVERSALE LAVORATORI
Cassa integrazione in deroga. La cassa integrazione in deroga prevista per i lavoratori dipendenti vale anche per il mondo sportivo.
Indennità per autonomi e collaboratori. Grazie ad una norma specifica inserita nel Decreto Legge, l’indennità di 600 euro una tantum per gli autonomi e i collaboratori è stata ampliata per comprendere anche i collaboratori delle società sportive e delle associazioni dilettantistiche e degli enti di promozione sportiva, i quali per il loro status giuridico sarebbero rimasti esclusi. Nel computo sono compresi anche coloro che restano sotto la soglia dei diecimila euro annuali.
- SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI
Per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, gli enti di promozione nonché soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness e culturismo, centri sportivi, piscine e centri natatori, è prevista la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria fino al 31 maggio 2020. I versamenti sospesi ai sensi del periodo precedente sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2020.
- SOSPENSIONE DEI CANONI
Per le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche sono sospesi fino al 31 maggio 2020, i pagamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali.
In aggiunta a tali norme, ve ne sono altre di carattere più generale comunque applicabili al settore dello sport. Come ad esempio, le norme concernenti le misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di COVID-19 e il riconoscimento di un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.
E’ prevista inoltre una misura che consentirà ai Comuni beneficiari dei finanziamenti per il piano “Sport e Periferie”, a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione, di aumentare la quota in anticipazione dal 10% al 20%.