“Pur avendo raggiunto la squadra nel ritiro di Bormio e preso parte agli scrimmage con l’Anadolu Efes, Nazeret Mitrou-Long e Paul Eboua sono gli ultimi arrivati in ordine di tempo in casa Germani. Nella giornata di oggi, dunque, è scoccata l’ora della loro presentazione ufficiale, avvenuta al PalaLeonessa A2A nel corso di una conferenza stampa che è stata anche l’occasione per presentare il rinnovo della partnership con Geiger Italia Srl, silver sponsor di Pallacanestro Brescia. Oltre ai due giocatori, dunque, alla conferenza stampa erano presenti il presidente Graziella Bragaglio e il Dr. Felix Seelmann, Amministratore Delegato di Geiger Italia Srl.
“Sono contento di essere qui, ho avuto una prima ottima impressione della città – le prime parole di Nazareth Mitrou-Long, playmaker canadese della Germani -. Ho delle sensazioni davvero positive. Per me è la prima esperienza lontano dall’America, ho trovato un’organizzazione impeccabile che mi permetterà di poter rendere al meglio”.
“Mi trovo bene sia a passare la palla che a segnare punti – spiega il giocatore canadese, parlando delle sue caratteristiche di gioco -. Amo questo gioco, amo la mia professione e sono pronto ad accettare qualsiasi sfida, a prescindere da quale sia il ruolo che mi viene richiesto. Ho ritenuto fosse arrivato il tempo di compiere la mia prima esperienza al di là dell’Oceano, tutto ciò che ho vissuto fino a oggi ha contribuito a formarmi”.
“Non vedo grandi differenze nell’approccio al gioco – prosegue la point-guard della Germani -: il basket è un grande sport a prescindere da dove venga giocato, il modo di approcciare le partite è lo stesso in ogni parte del mondo e lo scopo è sempre quello di mettere il pallone nel canestro. Ho gradito che lo staff mi abbia parlato da subito in modo assolutamente chiaro, con grande professionalità, questa è una cosa che mi permette di avere fiducia”.
L’ultimo accenno è per il passaporto greco, che potrebbe ottenere a stretto giro di posta: “La procedura è quasi completata – spiega Mitrou-Long -. Tutto dipende dal fatto che mia madre è greca, ma i passaggi burocratici da compiere sono tanti. Il prossimo mese o quello successivo potrebbe essere il momento buono per ottenerlo”.
“Anche io mi sto trovando molto bene, sono molto contento di essere qui – il primo pensiero di Paul Eboua, tornato in Italia da circa una settimana dopo l’esperienza nella Summer League -. Credo molto nel progetto di Pallacanestro Brescia, so che società e squadra possono darmi molto. Sono molto concentrato su questa mia nuova avventura per poter avere il massimo rendimento in ogni allenamento e in ogni partita e dare il mio contributo alla squadra”.
Da Eboua un accenno proprio sulla Summer League conclusa da poco: “Avrei dovuto disputarla con i Brooklyn Nets, poi mi è stata data l’occasione di giocarla con la maglia dei Milwaukee Bucks. È stata una buona esperienza, perché vedere come lavorano i campioni dell’NBA mi ha dato una spinta in più. Sono stato molto contento di aver fatto parte di quel gruppo, seppur per poco tempo. È un’esperienza che mi porto dietro e che mi permetterà di crescere ancora come giocatore: ora, però, il mio unico obiettivo è quello di far bene con la maglia di Brescia, migliorare e aiutare la squadra a vincere più partite possibili”.
“Prima della Summer League avevo già iniziato a parlare con Brescia, l’allenatore mi è piaciuto molto e sono entrato in contatto con lui – prosegue il giocatore camerunense -. Sapendo come lavora, nella mia testa c’era la certezza che, se non fosse arrivata una chiamata dall’NBA, Brescia potesse essere il posto giusto per me. Guardando come è stato impostato il lavoro e come si svolgono gli allenamenti, la mia era una convinzione giusta. Anche la presenza di Isaac Jenkins e di Roberto Iezzi è importante, so che potranno aiutarmi per la mia crescita individuale”.
“Voglio crescere sotto tutti gli aspetti del mio gioco – conclude Eboua -. Penso al tiro, ma anche alla comprensione del gioco. Voglio farmi trovare pronto quando sarò chiamato in causa, a prescindere dal ruolo in cui potrei essere utilizzato. Negli ultimi anni non ho avuto molta possibilità di giocare, soprattutto per via del Covid: ala piccola, ala grande e centro, in futuro vorrei essere pronto a giocare in ognuna di queste tre posizioni. La mia sfida è quella di migliorare, imparare dai veterani, quelli che nel proprio ruolo sono più pronti di me, ed essere pronto a dare il mio aiuto quando verrò chiamato in causa”. […]”.
Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Brescia