Intervista esclusiva a Francesco Olivo, coach del Mugnano Basket. Dalla ripresa dei campionati agli interventi FIP riguardanti anche le società di Serie C, fino al futuro della sua squadra attualmente militante in Serie C Silver Campania. Ecco le dichiarazioni di coach Olivo.
Come stai passando questo lungo periodo di quarantena e come ti sei organizzato con il resto dello staff e con la squadra? “In questo periodo sto approfittando della spiacevole situazione per dedicarmi principalmente alla mia famiglia e a mia figlia. Per quanto riguarda invece la pallacanestro, ho iniziato in anticipo il ciclo estivo di approfondimento che generalmente dedico allo studio, per programmare la prossima stagione e soprattutto per ampliare le mie vedute. Con il mio staff ci stiamo già sentendo e stiamo ragionando sull’eventuale protocollo da attuare quando ci sarà concesso di poter tornare in palestra. Nei prossimi giorni, grazie soprattutto alla costante evoluzione della situazione, credo che ci incontreremo per buttare giù qualcosa di più concreto“.
La FIP ha comunicato che intende ripartire con i campionati entro ottobre. Che idea ti sei fatto sulla ripresa e sulla situazione generale delle società di Serie C? “La Serie A ha sicuramente degli standard molto elevati e improponibili per le categorie minori. Non so ancora se i campionati regionali di Serie C, ma anche la Serie B, saranno in grado di attuare gli stessi protocolli ad ottobre, quindi prima di iniziare a programmare stiamo aspettando che la stessa Federazione ci comunichi qualcosa di più concreto. Nel frattempo sappiamo solo che la riaffiliazione è stata posticipata al 31 luglio, perciò penso che non ripartiremo ad ottobre, perché significherebbe ripartire negli stessi tempi delle stagioni passate. Soprattutto sarà importante comprendere chi sarà in grado di ripartire: questo periodo lascerà inevitabilmente degli strascichi importanti per quanto concerne la situazione socio-economica della nazione e sicuramente se ci sarà un ridimensionamento dall’alto man mano che scendiamo ci saranno conseguenze ben più importanti. Sarà importante quindi comprendere come si evolverà la situazione all’interno delle varie società per capire chi sarà presente ai nastri di partenza della prossima stagione“.
Ad oggi il rischio di perdere diverse società, soprattutto di Serie C, ti sembra insomma piuttosto concreto. “In genere ogni anno torniamo dalle vacanze con un paio di sorprese e sicuramente questo periodo amplificherà una situazione che si è già strutturata negli anni. Non sono fiducioso sulla ripresa totale di tutte le società, almeno per quanto riguarda quelle che conoscevamo fino a marzo. Il mio auspicio è ovviamente quello che tutte saranno in grado di rimettere la barca in mare, come si suol dire, però bisogna essere obiettivi e comprendere che la FIP da questo punto di vista dovrà essere molto oculata nello studiare una politica di rientro tale da permettere la ripartenza della maggior parte del gruppo“.
In questo senso, ritieni che l’intervento complessivo da 6.7 milioni sia sufficiente e riesca a “coprire” tutte le categorie? “È una misura importante che va nella direzione giusta. Non so se sarà la ‘panacea’ di tutti i mali, ma sicuramente la Federazione ha iniziato a porsi il problema da questo punto di vista. Credo però che ci sia bisogno di una riforma un po’ più strutturale, anche per quanto riguarda i costi dei campionati almeno per il prossimo biennio. La pallacanestro vive di sponsorizzazioni e di pubblico: le aziende stesse stanno attraversando una grande crisi economica e non sarà così immediato il ritorno dei tifosi sugli spalti“.
Focus, infine, sulla tua Mugnano: obiettivi futuri, ambizioni e progetti, al netto ovviamente delle inevitabili difficoltà che attraverseranno tutti. “In questo momento è abbastanza complesso fare previsioni. Credo che nelle prossime settimane mi incontrerò con la società e soprattutto la società capirà come ripartire. Il nostro problema non è la prima squadra, ma ripartite col movimento giovanile. A prescindere da tutto ciò non penso che ci discosteremo molto dalle ultime stagioni, ossia dal percorso di crescita dei nostri giovani e dal loro inserimento nelle prime squadre. La lettura vincente negli ultimi anni è stata quella di farli strutturare nei campionati senior e mi sembrerebbe inopportuno soprattutto in questo periodo abbandonare questa strada. Anche perché i risultati di questa politica si sono fatti vedere soprattutto nell’ultima stagione. Siamo partiti in un certo modo, abbiamo superato le difficoltà ed eravamo in salute e finalmente lanciati verso la zona playoff, salutando il campionato con una vittoria fra le mura amiche contro Cava, una delle favorite del campionato. Quindi credo che il progetto che stiamo seguendo si stia rivelando un progetto vincente“.
Un messaggio e un saluto finale a tutti gli appassionati: “Innanzitutto auguro a tutte le persone di riprendersi quanto prima da questa situazione, sia da un punto di vista materiale che mentale. Auspico a tutti di mettere alle spalle quanto prima questo momento e di tornare alle vite normali. Sport incluso, anzi Sport in prima linea“.