“All’ultimo Europeo, quello che l’Italia ha giocato prima in casa a Milano e poi a Berlino arrivando ad un passo dalla semifinale, in campo c’erano ben 7 giocatori su 12 che hanno fatto tutta la cosiddetta “trafila” delle Nazionali Giovanili. Vale a dire dall’Under 15 e Under 16 all’Under 20 passando per l’Under 18 e qualcuno anche per la Under 19. Escludendo il 2001 Nico Mannion, che ha giocato un Europeo Under 16 passando poi come un fulmine alla Nazionale Senior.
Il lavoro delle società è tangibile, soprattutto se si allarga l’orizzonte ai ragazzi non convocati in Azzurro per l’Europeo (ma presenti costantemente nelle varie Nazionali Giovanili e saltuariamente nella Senior nelle “finestre” FIBA) e a quelli che giocano nei Campionati di A, A2 e B. Sono sempre di più i minuti guadagnati sul campo da atleti in rampa di lancio e sarebbe troppo facile citare i più noti come Guglielmo Caruso (18), Matteo Spagnolo (27), Davide Moretti (28), Tomas Woldetensae (27).
Compito della Federazione, attraverso il Settore Squadre Nazionali, è quello di tenere costantemente monitorato tutto il territorio non solo per allargare la base di giocatori a disposizione dei selezionatori, ma anche per permettere a questi ragazzi di poter fare esperienze internazionali di alto livello confrontandosi con i pari età di tutta Europa e del Mondo giocando tornei e Campionati Europei.
In questi anni il lavoro ha dato i propri frutti, permettendo appunto alla Nazionale Senior di rimanere in alto nel ranking europeo operando di fatto un ricambio generazione armonico e omogeneo.
Si può fare di più. A partire dai primi giorni del 2023, la FIP in collaborazione con i Comitati Regionali, continuerà a scandagliare ancora più nel profondo tutto il Paese.
Gli ultimi raduni del 2022 (Under 20 a Brescia, Under 18 e Under 15 a Novarello) sono stati utili al Direttore Generale del Settore Squadre Nazionali Salvatore Trainotti e al Commissario Tecnico Gianmarco Pozzecco, per condividere programmi, obiettivi e modalità per l’immediato futuro con tutti i selezionatori Azzurri.
Andrea Capobianco (Responsabile del Settore Squadre Nazionali Giovanili maschili e Capo Allenatore Nazionale Under 18)
“In questi anni – ha detto Capobianco – abbiamo dovuto rallentare il lavoro sul territorio a causa della pandemia ma ora siamo tornati alla piena attività e vogliamo recuperare il tempo perduto. La ripresa delle competizioni internazionali è stata soddisfacente: Under 18 e Under 16 hanno entrambe ottenuto un sesto posto europeo e anche l’Under 15 è tornata a competere nel Torneo dell’Amicizia. Ciò che ci siamo prefissati, con tutto il Settore Squadre Nazionali, è quello di tornare a coprire ogni angolo d’Italia per sondare tutto il territorio con il supporto dei Comitati Regionali. Non vogliamo farci scappare nulla e vogliamo dare opportunità a tutti i ragazzi che dimostrano di avere qualità ed entusiasmo. Parola, questa, che ritengo determinante nel processo di crescita dei ragazzi. L’insegnamento parte dall’entusiasmo e senza è difficile apprendere e andare avanti. In questo senso le visite del CT Pozzecco hanno dato ai ragazzi una ulteriore motivazione. Nel complesso sono ottimista per il futuro: tra gli Under 18 ci sono elementi con fisico e talento interessante. Occorre aiutarli nel lavoro perché possano competere ad alti livelli ma questo è un percorso e proprio su questo vogliamo lavorare. Proprio a partire con il nuovo corso del progetto del Settore Squadre Nazionali”.
Alessandro Nocera (Capo Allenatore Nazionale Under 15)
Tra le Selezioni Azzurre più interessanti e più complesse da allenare dal punto di vista dell’approccio, data la giovane età degli atleti, c’è sicuramente l’Under 15. Alessandro Nocera, attualmente coordinatore dello sviluppo individuale dei giocatori per la prima squadra del Baskonia, cita subito le parole chiave del suo lavoro in Azzurro: “Sviluppo ed entusiasmo sono determinanti. E sono anche i primi concetti di cui ho parlato al primo colloquio con il DG Salvatore Trainotti e che con il mio staff stiamo perseguendo. I raduni devono funzionare come camp di perfezionamento tecnico, fisico e mentale. Parlo di perfezionamento perché se i ragazzi che alleniamo sono i migliori nelle loro annate significa che nelle società di riferimento il lavoro che si svolge è ottimo. Gli aspetti centrali su cui lavoriamo sono essenzialmente tre: studio dei giocatori alto livello attraverso ampio utilizzo del video tra gli allenamenti per studiare come si comportano i grandi atleti, come giocano e che strumenti tecnici utilizzano in attacco e in difesa; divisione in gruppi di lavoro più ridotti per aumentare la qualità della proposta e individualizzarla rispetto ai ragazzi; alta combattività in campo e intensità per stimolare personalità e spirito competitivo dei giocatori. Abbiamo utilizzato come parola chiave di questi giorni iniziativa, concetto condiviso col responsabile tecnico del Settore maschile Andrea Capobianco: favorire l’iniziativa in diversi ambiti, dall’aiuto al compagno alla difesa aggressiva, dal taglio alla decisione di andare al ferro. In sintesi i giocatori di alto livello si distinguono per avere iniziativa dentro e fuori dal campo. Parlando poi di entusiasmo, quale modo migliore per instillarlo nei ragazzi se non con la visita del nostro CT Pozzecco. Essere osservati e ricevere i consigli del Commissario Tecnico è impagabile. Nel complesso, nell’annata 2008 ci sono giocatori di grande interesse nazionale; è un’annata mediamente alta con giocatori che hanno ampi margini di miglioramento. Sta a noi aiutarli a sviluppare ancor di più l’amore per il basket magari per poter un giorno raggiungere il grande obiettivo di vestire la maglia Azzurra della Senior”.
Alessandro Magro (Capo Allenatore Nazionale Under 20)
Diversamente dai colleghi delle Nazionali Under 18, Under 16 e Under 15, Alessandro Magro guida una Selezione di ragazzi che hanno quasi già completato il percorso di crescita dalle Giovanili e che si stanno confrontando con il mondo dei Senior. “Partendo dal presupposto – dice Magro – che credo fermamente che il percorso di crescita non debba interrompersi mai, è indubbio che gli atleti che ho il piacere di allenare in Azzurro siano in una fase avanzata della loro carriera. La nostra responsabilità, a questo livello, è quella di dare loro l’opportunità di continuare a confrontarsi con ciò che di meglio c’è in Europa lavorando insieme ai colleghi del Settore Squadre Nazionali su percorsi comuni e condivisi. Il nostro compito è quello di creare giocatori che siano la migliore versione di sé stessi e che possano essere pronti per giocarsi le loro chance sia nei club sia soprattutto nella Nazionale Senior. A questo proposito la visita del CT Pozzecco durante il raduno è stata uno stimolo enorme per tutti. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di tenere accesa la fiammella della speranza di poter continuare a vestire l’Azzurro anche al piano superiore. Il lavoro che il Settore sta facendo è quello di allargare la base per poter offrire al CT qualità e quantità per poter migliorare ancora i risultati ottenuti dalla nostra Nazionale. Nel particolare, in questo raduno abbiamo voluto vedere ragazzi che non avevamo già allenato la scorsa estate. Mantenere i contatti con tutti i ragazzi, consolidare i rapporti, premiare chi maggiormente lo merita è il fine di questi raduni durante l’anno. Complessivamente ho visto ragazzi interessanti desiderosi di lavorare per meritarsi una nuova chiamata. Non è ancora il momento delle scelte ma questo tipo di allenamenti ci aiuta ad arrivare pronti per quando dovremo selezionare i 12 per l’Europeo 2023”.
La Nazionale Under 16 è stata protagonista, ad inizio del mese di dicembre, del torneo di Iscar in Spagna. Gli Azzurrini di coach Giuseppe Mangone, dando segnali di grande vivacità, hanno dominato la competizione battendo in sequenza la selezione spagnola Under 15 (113-62), il Portogallo (85-69) e i pari età della Spagna (88-66) mettendo in mostra buone individualità e gioco di squadra”.
Fonte: ufficio stampa FIP