La corsa al titolo NBA si fa sempre più calda e intensa, con le finali di Conference che iniziano a prendere forma. Ad Est, la sfida è tra Sixers e Celtics e tra New York Knicks e Miami Heat, mentre ad Ovest c’è già il nome della prima finalista: Denver. I Nuggets, infatti, hanno battuto in una serie molto intensa i Phoenix Suns, in quella che può essere considerata una finale anticipata. Guidati da uno strepitoso Nikola Jokic, i Nuggets si sono imposti per 4 a 2 e sono la favorita numero uno nelle quote NBA.
Se in California sono servite sette gare a determinare la vincente tra Golden State e Los Angeles, in Arizona invece la serie si è chiusa prima. Ad avere la meglio tra Phoenix e Denver sono stati questi ultimi, capaci di imporsi con una prestazione clamorosa in gara 6. Grazie al risultato finale di 125 a 100, Denver ha superato la franchigia numero quattro ad Ovest. MVP di questa serie e, in generale di tutti i playoff finora, Nikola Jokic. Il Joker, infatti, ha chiuso gara sei con 32 punti, 12 assist e 10 rimbalzi, portando a casa l’ennesima tripla-doppia di questa postseason. Jokic, grazie a questa prestazione da urlo, diventa così l’unico giocatore insieme a LeBron James e Russell Westbrook, a chiudere una serie con una tripla doppia di media al di sopra di 30 punti. Prima di lui questo record era condiviso solo da LeBron e Westbrook, che ci sono riusciti entrambi nel 2017.
La sfida tra i Suns e i Nuggets, al di là del risultato finale, è stata una di quelle più intense e attese di questi playoff. In questa finale anticipata c’era Denver, la squadra numero uno ad Ovest e favorita nelle quote NBA per la vittoria dell’anello, data a 4.00. Dall’altra, invece, Phoenix era la formazione con più talento e qualità della lega: Booker, Paul e Durant, un trio che pochissime squadre possono vantare in NBA. A nulla però sono bastate le prestazioni di questi tre fenomeni, che si sono dovuti arrendere a una squadra molto fisica in difesa e capace di far girare benissimo la palla. Oltre a Jokic, fondamentali sono state le prestazioni di Murray, Gordon e Michael Porter Jr.
Sempre ad Ovest, l’altra sfida attesissima ed entusiasmante è stata quella tra Lakers e Warriors. Da una parte LeBron James, che a 38 anni di età ancora è capace di giocare 40 minuti come se ne avesse 18. Dall’altra Curry, ormai considerato da tutti come il miglior tiratore degli ultimi venti anni e vero game-changer della lega. Ad avere la meglio, dopo sei gare combattutissime, sono stati i Lakers, che hanno vinto per 122 a 101. In finale di Conference, dunque, dovranno affrontare Denver, per un posto alle Finals, che si disputeranno a giugno. MVP delle semifinali LeBron James, autore in gara sei di 30 punti, nove assist e altrettanti rimbalzi.
Da Ovest passando ad Est, la storia non è poi così diversa. Serviranno infatti sette partite per vedere la vincente dell’epica sfida tra Philadelphia e Boston, entrambe favorite ad Est per le quote NBA. I Sixers, forti del titolo di MVP appena ricevuto da Embiid e di un James Harden in grande forma, hanno messo alle strette Boston più volte, portandosi anche sul 3 a 2. Ad una gara dalle possibili finali di Conference, però, i Celtics di Brown e Tatum hanno tirato fuori tutto l’orgoglio tipico di Boston, vincendo gara sei in Pennsylvania. Nell’altra importante sfida ad Est tra Miami e New York, a vincere sono stati gli uomini di coach Spoelstra. Miami ha infatti chiuso la serie vincendo 4 a 2, battendo i Knicks col risultato di 96 a 92. Grande protagonista della serie Jimmy Butler, con 24 punti e 8 rimbalzi, che ha portato la franchigia numero 8 alle finali della Eastern Conference. Miami, nonostante la posizione iniziale in classifica, resta la principale outsider di questi playoff, con le quote NBA che la vedono come possibile finalista.
Ancora un paio di settimane di fuoco ed emozioni e finalmente sapremo i nomi delle due finaliste della NBA. In una stagione incredibile, ricca di sorprese e talento, il basket americano ha saputo riportare gli appassionati a godere di questo sport. Il sogno di molti sarebbe quello di una finale Lakers – Celtics, come negli anni ‘80, ma di mezzo ci saranno franchigie che vorranno comunque lottare per un posto.