Il coach dell’EA7 Emporio Armani Milano, Ettore Messina, è stato ospite del Festival dello Sport di Trento organizzato da “La Gazzetta dello Sport”, parlando ovviamente del recente Scudetto conquistato a giugno: “Vedere giocatori, staff, personale, il signor Armani e i tifosi festeggiare è quel che più resta. Una rivalsa per la sconfitta in finale del 2021? No, solo tanta umiltà in più”.

A tal proposito, Messina ha anche parlato del suo nuovo tatuaggio sul bicipite destro “Olimpia 2022”: “Tutta colpa di mio figlio, prima del via della serie finale mi vedeva preoccupato e per scommessa mi ha fatto promettere che in caso di successo gli avrei dato retta. Non avrei potuto esimermi, ma in fondo ne vado orgoglioso: mi ricorda che è da trent’anni, dal primo titolo conquistato nel 1993, che ho un ruolo nel basket di vertice”.

C’è stato poi spazio per analizzare la nuova stagione alle porte: “Abbiamo un roster più profondo di prima, dovremo essere bravi a gestirlo pensando anche all’Eurolega, dove sogniamo di tornare alle Final Four”. Sullo sfondo, sempre e comunque, i cinque anni in Nba: “Col senno di poi ci avrei provato anche prima, ma ora sto bene dove sono”.

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