Kyle Hines, bandiera della pallacanestro europea nell’ultimo decennio, ha parlato con Piero Guerrini su “Tuttosport” in una intervista a tutto tondo, affrontando subito il tema della quarantena e della grande sfida contro la Virtus: “È un momento difficile. Ma anche in questa situazione noi giocatori professionisti siamo privilegiati. Sarebbe stato bellissimo ritrovarsi nelle migliori condizioni contro i campioni d’Italia, però non è tutto in nostro controllo. Dobbiamo sfruttare l’opportunità e cercare di offrire il miglior spettacolo possibile e giocare la miglior pallacanestro al momento nelle nostre gambe e nelle nostre mani. Tutto quello che possiamo fare è giocare. E non soltanto per noi, ma per il pubblico. Siamo stati fermi dieci giorni, chiusi in casa, abbiamo perso ritmo e condizione, però siamo professionisti. La situazione è stata ed è certo peggiore in altri settori. E molte persone hanno perso i loro cari, non dobbiamo dimenticarlo mai. Sia noi che la Virtus siamo stati colpiti, ma abbiamo organici profondi, talento diffuso”.
Poi una battuta anche su Milos Teodosic, avversario di mercoledì ma anche grande amico ed ex compagno al CSKA Mosca: “Per me Milos è il talento naturale più grande che io abbia mai visto direttamente su un campo di basket. La sua capacità di vedere in anticipo cosa accadrà, di immaginare passaggi che nessuno pensa è incredibile. Siamo stati compagni per cinque anni, abbiamo vinto tanto, è una persona sempre disponibile, un tipo di giocatore speciale, l’unico del genere con cui abbia avuto l’opportunità di giocare. Sarà bello sfidarci ancora”.
Infine, Hines ha parlato del suo primo Natale trascorso con i due figli di 4 e 5 anni: “Come sempre bisogna guardare l’aspetto positivo. Da giocatore professionista non mi era mai capitato di poter trascorrere il Natale intero con i bambini, scartare con loro tutti i regali, vivere appieno lo spirito delle feste. È stato bello”.
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