Per motivi burocratici, lo scorso sabato Alberto Seravalli non ha potuto allenare l’Openjobmetis Varese dopo l’esonero di Johan Roijakkers. Ecco che allora Giancarlo Ferrero ha vestito i particolari panni del giocatore-allenatore: “È stata un’esperienza che però è iniziata e finita sabato scorso. L’idea di stare in piedi davanti alla panchina era un modo diverso per aiutare i compagni e avevamo pensato assieme allo staff tecnico. A un certo punto avevano creduto di poter fare qualcosa di incredibile, ma il finale è stato amaro. Però la squadra ha dimostrato di essere viva superando anche momenti non facili. Il gruppo c’è e tutti coloro che stanno con noi, dalla società ai tifosi, ci stanno aiutando”.
La squadra ha comunque reagito bene dopo il caso Roijakkers: “Questo è un gruppo molto unito e ogni volta che qualcuno ci lascia c’è sempre dispiacere perché sentiamo di perdere uno di famiglia. Però, come hanno spiegato Mike Arcieri e Luis Scola, il nuovo corso di questa società ha stabilito limiti ben chiari per i valori che vogliamo trasmettere. Chiaro che un ulteriore cambiamento non era previsto, Johan ha compiuto un grandissimo lavoro tecnico e ci ha messo tantissimo del suo per darci una svolta ma se manca il rispetto e i valori della società vengono sorpassati è legittimo che il club faccia una scelta. Che in questo caso era obbligata ma era una scelta obbligata che deve unirci ancora di più”.
Ora la classifica si fa molto corta e il match contro la Fortitudo Kigili Bologna della prossima domenica sarà importante: “La stagione è lunga e complicata per tutti. Noi siamo più piccoli di tutti e non possiamo prescindere da giocare sempre al top dell’aggressività; perciò dobbiamo concentrarci sulla necessità di migliorare alcuni dettagli che nelle ultime settimane non sono stati perfetti. Ci aspetta una settimana di lavoro, con l’obiettivo di ritrovare la fiducia dei momenti migliori e creare l’atmosfera giusta all’Enerxenia Arena. Ne avremo grande bisogno”.
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