Siim-Sander Vene è uno dei giocatori dell’Openjobmetis Varese che ha cambiato marcia dall’arrivo di Roijakkers in panchina. Il numero 11 è stato intervistato da Giuseppe Sciascia su “La Prealpina”: “Non ho fatto tutto da solo, esattamente come la prima volta che arrivai a Varese a metà stagione: sono cambiati alcuni giocatori ed è cambiato il coach. Io ho cercato di fare quello che mi viene più naturale, cioè aiutare la squadra con le mie qualità; il segreto è che tra noi si è creata una chimica eccezionale, e questo ci sta aiutando tantissimo”.
Ora la squadra vuole puntare in alto, magari ripetendo la rimonta di quattro anni fa dal 15° al 6° posto: “Lo spero fortemente, ma non voglio guardare troppo avanti: sono qui solo da un mese e mezzo, ci sono ancora 11 partite, e non sappiamo cosa accadrà dopo la pausa. Però a questo punto della stagione non abbiamo molto da perdere: prendiamo una partita alla volta con la stessa fame e la stessa energia che abbiamo utilizzato per la svolta, continuiamo a lavorare con questo entusiasmo, e vedremo all’8 maggio dove saremo”.
Infine, l’estone chiama a raccolta il tifo biancorosso in vista della sfida interna cruciale in ottica salvezza contro la Vanoli Cremona del 6 marzo: “Varese è sempre una città di basket, per un giocatore è bellissimo giocare in un ambiente dove tradizione e passione possono garantire una spinta importante. Se dalla partita contro Cremona ci sarà più gente e più calore in tribuna ne ricaveremo un vantaggio importante: la gente ci ha sempre supportato anche nei momenti difficili. Quando la squadra va bene Masnago può essere determinante”.
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