Giacomo Maspero è stato uno dei leader silenziosi della Cestistica San Severo in A2 raggiungendo la salvezza prima del lockdown dell’11 marzo. Adesso è un nuovo giocatore dell’OraSì Ravenna che sta costruendo una squadra in grado di competere ad alti livelli e raggiungere la promozione in A, mancata solo per questioni burocratiche nella scorsa stagione.

Intervistato dalla nostra redazione di Tuttobasket.net, l’ala canturina ci ha parlato del perchè ha scelto Ravenna, di San Severo e della sua Cantù.

Ciao Giacomo, per prima cosa volevo chiederti come stai e come hai avuto modo di allenarti in questi mesi di pandemia.

Una volta terminato il campionato sono rimasto a San Severo e ho svolto un programma di ricondizione atletica in casa con un preparatore fisico. Quando si è sbloccato tutto e sono riuscito a tornare a Cantù mi sono allenato su Zoom con Andrea Coronica (giocatore di Trieste, Serie A) per mantenermi in forma. 

Perchè hai scelto Ravenna? Cosa ti ha spinto ad accettare subito l’offerta dei giallorossi?

Ravenna è una piazza importante e non è stato difficile scegliere. Tutti me ne hanno parlato un gran bene e non mi sono fatto scappare l’occasione di giocare per una squadra che ha ambizione e voglia di migliorarsi. 

Come valuti la tua esperienza a San Severo sia dal punto di vista personale che di squadra?

A San Severo mi sono trovato benissimo e ho trovato un gruppo unito nonostante le mille difficoltà di inizio stagione. Con l’arrivo di coach Lardo e di Andy Ogide la squadra aveva cambiato rotta ed è stato un peccato non finire la stagione, avremmo potuto finire in bellezza. 

La tua squadra attuale ha avuto grandi difficoltà contro San Severo in terra pugliese vincendo solo con un tiro allo scadere, ricordi quella partita? 

Ricordo benissimo quella partita perchè prima di quel tiro allo scadere di Thomas avevo messo io la tripla del pareggio. Chi veniva a giocare al Pala Falcone e Borsellino non aveva mai vita facile perchè c’era un pubblico molto caldo e metteva tanta pressione sugli avversari. Abbiamo comunque fatto una bella figura in quella partita ed è stato un peccato non averla vinta. 

Sei un prodotto di Cantù e hai assaggiato più volte il palcoscenico della Serie A, rimane sempre un obiettivo il definitivo salto di categoria?

Il mio obiettivo è cercare di arrivare il più in alto possibile, ho i mezzi per farlo e provengo da una città come Cantù che vive di pane e basket. Sono orgoglioso di aver giocato ed esser uscito dal settore giovanile della squadra della mia città e sogno un giorno di ritornarci da protagonista in Serie A.

 

Ringraziamo l’OraSì Ravenna per la concessione dell’intervista a Giacomo Maspero.