Talento ed esuberanza conditi da un curriculum invidiabile: Luca Pollone, ex Biella, è il nuovo rinforzo nel settore esterni a disposizione di coach Bassi.
Gli esordi in maglia Andromeda Basket quand’era poco più che un bambino, poi il trasferimento nella squadra della città che gli ha trasmesso un amore incondizionato per la palla a spicchi: vercellese di nascita, ma biellese d’adozione, la carta d’identità dice 22 anni per Luca Pollone, guardia di 195 centimetri cresciuto nel prestigioso vivaio della Pallacanestro Biella. Dall’Under 15 all’inserimento nelle rotazioni della prima squadra, un percorso netto, culminato con il debutto in Serie A2 nel 2015. Nel mezzo due stagioni di prestigio in DNG (l’ultima, nel 2016/17, a 17 punti di media) e il debutto in Serie C con la canotta della società satellite Cestistica Biella, a 12 punti ad allacciata di scarpe: questa la stagione che gli vale la chiamata in pianta stabile al piano superiore. Nel 2016-17 entra così a far parte dell’organico di A2 con cui gioca 29 partite per una media di tredici minuti ad incontro e contribuisce, con quasi quattro punti di media, alla conquista della Coppa Italia LNP. Si conferma pedina di riferimento anche nella stagione 2017-18 in cui disputa 30 incontri con un average di tredici minuti a partita: credenziali che, nel gennaio 2017, gli valgono la convocazione in Nazionale Under 20 da parte di coach Maurizio Buscaglia. Nell’ultima annata Pollone gioca in prestito all’Olimpo Basket Alba, in Serie B, affermandosi tra i migliori under del Girone A a 7.3 ppg in 27 minuti di utilizzo medio.
E adesso la prima stagione da senior per Pollone, atteso ad un cambio di status importante: «Sono felice di poter giocare la mia prima stagione senior in una società come il Green in cui ho visto subito entusiasmo. Sarà un passaggio complicato – afferma la nuova guardia biancoverde – ma che spero di portare avanti nel migliore dei modi. L’obiettivo, innanzitutto, è di far bene con la squadra dopo un campionato deludente. Sarà una stagione di rinascita, di rivincita».
Primi confronti anche con coach Bassi che l’ha voluto fortemente nella sua prima annata a Palermo: «Sicuramente la chiacchierata col coach ha reso ancor più entusiasmante il progetto. La carica che trasmette non riguarda soltanto la sfera di prestazioni e obiettivi –afferma – ma è qualcosa di più viscerale: si percepisce la voglia pura di allenare e di stimolare la crescita nei ragazzi».
La seconda annata in Serie B, dopo tanta gavetta al piano superiore, ha un sapore particolare: «Non credo che il fatto di aver giocato qualche anno in A2 possa essere un punto di forza. Quel che ho imparato è che lavorare sodo, non cercare mai scuse e provarci sempre, sono parte di una mentalità vincente che fa la differenza in qualsiasi categoria. Menare, andare a rimbalzo, correre, mettere pressione – conclude Pollone – saranno le armi su cui fonderemo il nostro successo».
Fonte: Ufficio Stampa Green Basket Palermo