Sarà Riccardo Bartolozzi il nuovo centro della Pallacanestro Palestrina. L’atleta fabrianese classe 1995 di 205 cm ha messo nero su bianco con la società arancio verde che si è assicurata le prestazioni sportive per la stagione 2019/2020.
Cresciuto nel settore giovanile della Mens Sana Siena, concludendo la trafila in quello della Fortitudo Bologna, ha disputato la stagione 2014/2015 alla corte di coach Ramagli a Verona in Serie A2. Un’esperienza formativa che lo ha lanciato tra i senior accettando l’estate successiva la chiamata di Giulianova in Serie B e dopo un anno quella dei Lions Basket Bisceglie.
Nel 2017 passa a Salerno accumulando in maglia Arechi 7.3 punti e 4.3 rimbalzi di media, arrivando fino alla semifinale playoff persa a gara5 a San Severo. Giunge un altro trasferimento ma rimanendo nello stesso girone, stavolta indossando la canotta della Costa d’Orlando, la sua migliore stagione finora con 13 punti di media e 8 rimbalzi. Statistiche prestigiose e un ottimo rendimento dimostrato anche nei confronti diretti con Palestrina, nelle scorse settimane è arrivato l’interessamento della Citysightseeing ed infine l’accordo per mettere a disposizione di coach Ponticiello un lungo versatile. Il suo raggio d’azione infatti non si limita al pitturato, sfruttando una mano educata che gli ha permesso di rivestire anche lo spot di ala-grande all’occorrenza. La sua dinamicità lo rende inoltre elemento in grado di giocare in velocità e questa potrebbe essere una delle varianti tattiche che osserveremo in contrasto con le ultime stagioni.
Come si è sviluppata l’idea di Palestrina, hai accettato ad occhi chiusi? Quali aspetti tecnici e logistici l’hanno resa la tua scelta preferita?
“Aspettavo occasioni in estate e quando ho scelto di valutare altro dopo tre giorni Palestrina si è presentata tramite coach Ponticiello che io stimo per i risultati, per come ne parlano giocatori e altri allenatori, non avendo finora l’onore di essere stato con lui. Giocando diverse volte contro Palestrina in questi anni l’ambiente mi era familiare, sia per tifo che ambizioni e risultati raggiunti, ho chiesto al mio procuratore di concludere subito questo di accordo, sperando di far bene anche quest’anno: singolarmente non si finisce mai di imparare e come squadra ci auguriamo il miglior risultato possibile”
A livello personale com’è stata la tua stagione alla Costa? Contro Palestrina hai decisamente catturato l’attenzione. Come ti stai evolvendo tatticamente essendo un lungo che ama giocare sotto e fuori?
“Personalmente direi abbastanza bene, a parte un giro a vuoto di 5-6 partite in cui non riuscivo ad entrare in ritmo per questione di falli, ma positivo nel complesso e sono contento perché la salvezza matematica non era scontata in un girone tra i più tosti, vero che con Palestrina mi sono messo in evidenza ma alla fine ce l’avete sempre portata via.
Mi piace un sacco giocare fronte e spalle al canestro, voglio migliorare le mie percentuali da fuori, un lungo pericoloso dall’arco è un surplus positivo. Dopodiché mi piace molto correre e andare in contropiede, sprintare a rimbalzo, mi è capitato persino di spingere in prima persona. Questo punto di vista mi esalta, aprire gli spazi e sfruttare la dinamicità non stando mai fermi, nel basket di oggi è fondamentale. Sono contento e non vedo l’ora di arrivare a Palestrina cercando di arrivare in forma per il raduno, ora mi godo le vacanze a presto”.
Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Palestrina