Palestrina annuncia l’accordo per la prossima stagione agonistica con l’ala classe 1996 Riccardo Callara.
Si tratta di un ritorno in maglia arancio verde, infatti Callara arriva a Palestrina da Anagni giovanissimo ed è protagonista nella qualificazione della Under 19 alle Finali Nazionali di Torino, guidato proprio da coach Bernassola. Nella stagione successiva passa all’Eurobasket Roma in cui entrerà nel gruppo che ha conquistato la promozione in Serie A2. Nell’estate del 2016 firma a Montegranaro ottenendo di nuovo una promozione nel massimo campionato dilettantistico, raccogliendo anche cifre di tutto rispetto. Nel 2017/18 si trasferisce a Montecatini, dove totalizza 5.6 punti di media a gara e raggiunge le semifinali playoff. Nella stagione 2018/19 si allena con la Serie A2 di Cassino per poi accettare la chiamata dell’Olimpo Basket Alba in B pur non riuscendo a ripetere i numeri consueti. Nella stagione conclusa da poco è tornato da protagonista in maglia rossoblu di Cassino, sfiorando la doppia cifra di media in circa 22 minuti di utilizzo a gara.
Giocatore molto migliorato negli ultimi anni e che ha fatto sempre parte di roster competitivi e con elementi di livello capaci di insegnare tanto al giovane ciociaro, un’ala (anche piccola all’occorrenza) a cui piace sfruttare una tecnica invidiabile al tiro con cui raggiunge percentuali molto alte, giocando in larga parte fronte a canestro e sovente piedi fuori l’arco. Dotato comunque di fisicità importante in grado di permettergli un buon gioco nel pitturato, in C Gold sarà elemento di grande affidamento e su cui puntare ad occhi chiusi.

Cosa ti sei portato dietro in questi anni dell’esperienza a Palestrina sia dal punto di vista umano che sportivo? Ritrovi coach Bernassola, avete già dialogato e cosa pensi di lui?
“Mi ha dato tanto umanamente perché ci ho passato l’adolescenza, come atleta ho avuto insegnamenti da tutti gli allenatori che ho avuto, ritrovandomeli per le esperienze successive. Uno di loro è stato coach Bernassola, che ho avuto per un paio di anni, di cui conosco bene la sua idea di basket. Quindi nella mia scelta ha influito anche la sua presenza e il suo metodo di gioco, ed eccomi di nuovo a Palestrina.”
Quanto e in cosa ti senti maturato, avendo disputato stagioni importanti e anche raccolto promozioni? Accettare la chiamata in C Gold possiamo intenderla anche come un segnale di stima per Palestrina come società e ambiente, rifiutando possibili categorie superiori?
“Vivere lontano da casa ti porta a gestire meglio lo stile di vita, arrivare preparato la domenica e concentrato 24/7, meno svaghi in ambienti dove la gente si aspetta da te risultati (per i quali devi lavorare tutti i giorni) e dimostrare che vali la categoria in cui giochi. Poi vincere due campionati di Serie B mi ha fatto capire l’importanza del lavoro che ripaga sempre. Ho fatto in pratica sempre i playoff mi sento fortunato, togliendo quest’ultima stagione inusuale, per cui ho potuto sempre fronteggiarmi con livelli quasi professionistici.
Se una società ti fa sentire importante in un progetto e ti vuole, la categoria conta relativamente, a maggior ragione se è una società che conosco e che mi conosce, mi piace credere che se ti richiamano è perché hai lasciato un ricordo positivo. Quello che conta è tornare qui e cercare ora di mettere in campo l’esperienza che ho raccolto girando l’Italia.”.

Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Palestrina