Sono passati ormai quindici giorni dalla decisione della Fip, che ha sospeso definitivamente i campionati di Serie A e di Serie A2, a causa della pandemia da COVID-19. L’Edilnol Biella, nel Girone Ovest di Serie A2, al momento dell’interruzione occupava la 5° posizione con 28 punti (14-11 il record), ex-aequo con Treviglio, Rieti e Napoli.
Il coach dei piemontesi, Paolo Galbiati, ha espresso le sue considerazioni a Il Giornale di Monza: “Per me è stato giusto chiuderla qui, poiché non avrebbe avuto senso giocare a porte chiuse. In A2 tante società vivono in gran parte grazie agli incassi del botteghino; quindi, quella soluzione era impraticabile“.
“In questa fase non si può fare altro che osservare il decorso del virus ma, a quanto si legge, non si potrebbe avere il pubblico nei palazzetti prima dell’inizio del 2021” – continua il 36enne originario di Vimercate – “Ripeto, per me è stato giusto fermare tutto, c’erano troppi rischi“.
“La pallacanestro è uno sport di contatto e tutti i giocatori hanno famiglia e, potenzialmente, possono venire a contatto con soggetti ad alto rischio, come genitori o parenti anziani” – conclude – “Aspettare ancora sarebbe stata pura utopia. È morta e muore ancora troppa gente, e ho avuto amici direttamente colpiti dal virus. Ciò fa riflettere“.