Si chiude con una sconfitta un complicatissimo girone d’andata per la Pallacanestro Cantù. La squadra di coach Pashutin, pur lottando, ha dovuto cedere di fronte al pubblico amico del PalaDesio alla Dinamo Sassari, vincente per 88-97. Un ko che non consente a Cantù di muovere la classifica, restando inchiodati a quota 10 punti.
Così coach Pashutin: “In difesa abbiamo faticato stasera (ieri ndr). Abbiamo provato a difendere solidamente su Bamforth, Thomas e Cooley ma, mentre con quest’ultimo ci siamo riusciti grazie all’ottimo lavoro di Jefferson, evitandogli tiri semplici, con gli altri due purtroppo non è stato lo stesso. Entrambi ci hanno segnato tanto, troppo. Abbiamo subito 97 punti e questo, ad essere sincero, mi dà parecchio fastidio. Per come ragiono io 97 punti sono troppi“.
“Nella sconfitta, sono molto felice per la prestazione di La Torre, bravo a contestare ogni tiro con le braccia molto alte” – prosegue Pashutin – “Abbiamo provato a combattere con Mitchell e Jefferson, che hanno giocato una buonissima partita; ma con i problemi di falli di Gaines e Blakes tutto si è complicato. Quindi ci siamo affidati a Mitchell, che sentiva particolarmente la gara, facendoci trascinare dal suo entusiasmo“.
L’head coach russo continua nella sua analisi: “Siamo stati in partita fino all’81-81, poi purtroppo abbiamo un po’ perso il ritmo, subendo troppi canestri e troppi contropiedi negli ultimi due minuti. Purtroppo, le rotazioni corte hanno inciso. Tassone si è ritrovato con 3 falli spesi molto velocemente, poi non sono riusciti a finire la partita Blakes, Gaines e Jefferson. È la prima volta in questa stagione che tre dei nostri giocatori escono per 5 falli. Tutto ciò, comunque, nasce dalla mia richiesta prima della partita di essere molto aggressivi sul portatore di palla“.
“Disponendo di rotazioni più lunghe, Sassari è stata brava a caricarci di falli, sfruttando questa cosa nel finale” – conclude Pashutin – “Per il prossimo match l’obiettivo è migliorare in difesa, specialmente nel finale di gara, cosa fatta molto bene a Torino. Oggi (ieri ndr), invece, ci siamo concentrati più offensivamente che difensivamente. C’è bisogno di più equilibrio“.