Questa mattina coach Cesare Pancotto, capo allenatore di Acqua S.Bernardo, ha incontrato i giornalisti per presentare il prossimo impegno di Serie A UnipolSai, ossia il match in trasferta contro la De’Longhi Treviso, valevole per la quinta giornata del campionato, in programma al “PalaVerde” domenica 25 ottobre alle ore 19:00.

La conferenza stampa si è però aperta con una dichiarazione del general manager di Pallacanestro Cantù, Daniele Della Fiori, che ha voluto soffermarsi sull’attuale stato di salute del gruppo: «Sicuramente quella appena trascorsa è stata una settimana molto complicata. L’esito dell’ultimo tampone di Jaime Smith è purtroppo ancora positivo e ieri si sono fermati anche Jordan Bayehe e Andrea La Torre, costretti a letto con la febbre alta. È ovvio che in queste condizioni è impossibile preparare la sfida contro Treviso in
maniera consona all’importanza che essa riveste. Oggi faremo il consueto giro di tamponi a tutto il team squadra e solo domani sapremo, a ridosso della partenza, se i due giocatori potranno aggregarsi alla trasferta. È scontato dire che in questo momento ci muoviamo con massima prudenza ma alla già certa assenza di Smith si aggiunge questa ulteriore complicazione».

Di seguito, invece, il commento pre-partita di coach Pancotto: «Affrontiamo Treviso, squadra di tradizione, supportata da una società solida e allenata in campo molto bene da coach Max Menetti. Mi piace sottolineare il talento e l’atletismo che i nostri avversari hanno dimostrato in queste prime partite. Hanno avuto un ottimo impatto in termini offensivi, di punti realizzati, di percentuali da due e di tiri liberi; senza dimenticare il loro impatto nei rimbalzi d’attacco, grazie a un importante pacchetto lunghi. Andremo ad affrontare Treviso con la consapevolezza di quello che abbiamo saputo fare sin qui e delle cose che non abbiamo saputo fare, per via delle assenze su cui non voglio soffermarmi».

«Molto bene i primi giorni della settimana, poi, nella seconda parte, c’è stato invece un grande senso di responsabilità per chi era a disposizione all’allenamento. Non c’è distribuzione di responsabilità, chi c’è non dovrà fare anche per chi non c’è, non sono necessarie ulteriori pressioni, che detesto, insieme agli
alibi».

«Serviranno, dunque, le consapevolezze e le certezze che abbiamo saputo creare fino ad ora, in questo avvio di stagione, con grande intelligenza e continuità. La difesa deve essere inevitabilmente un
baluardo, come del resto in tutte le partite, ma, in questa situazione specifica, contro una squadra che ha talento, punti nelle mani e tira bene, servirà ancora di più avere una difesa attenta, concentrata a
contrastare i tiri degli avversari e pronta nel tagliafuori. Per quanto riguarda il nostro attacco, invece, servirà esprimere grande qualità. Esprimere, infatti, ci può servire per proteggerci anche a livello
difensivo. Treviso è capace di giocare quarti anche da trenta o più punti, sarà necessario quindi avere un opportuno atteggiamento e un certo equilibrio difensivo, così da proteggerci anche da questa
circostanza».