Da un’avversaria veneta all’altra: dopo lo scoglio della scorsa settimana chiamato Reyer Venezia, vittoriosa con merito al PalaDesio, per l’Acqua S.Bernardo si profila un altro provante impegno.
Domenica sera, palla a due alle ore 19:00 nello storico PalaVerde di Treviso, la compagine allenata da Cesare Pancotto farà visita alla De’Longhi di coach Max Menetti, che quest’anno disputa la sua
seconda stagione nella massima serie dopo la promozione in LBA ottenuta nell’annata 2018-’19, dove a farne le spese in finale, fu l’Orlandina dell’ex allenatore canturino Marco Sodini.
Treviso, che sinora ha ottenuto due soli punti in quattro partite giocate, è reduce da tre sconfitte consecutive contro Milano, Brescia e Brindisi; striscia preceduta dal debutto vincente in casa contro
la Dolomiti Energia Trentino di un altro ex coach canturino, ossia Nicola Brienza, successore di Sodini e predecessore di Pancotto. A difesa della De’Longhi, però, un dettaglio non trascurabile: il
calendario. I biancoazzurri hanno dovuto senza dubbio iniziare in salita contro due delle formazioni più accreditate della LBA, la schiacciasassi Olimpia e l’ambiziosa Germani, senza dimenticare
Brindisi, che – oltre a essere stata ai vertici del panorama nazionale negli ultimi anni – è partita forte anche in questo nuovo campionato.
Proprio Brindisi, nello scorso turno, ha inflitto a Treviso una sconfitta piuttosto sorprendente: dopo uno strepitoso primo tempo, in cui la De’Longhi era stata avanti nel punteggio anche di sedici
lunghezze, i trevigiani sono poi stati rimontati nella ripresa, subendo un crollo per certi versi incomprensibile che ha portato i pugliesi a conquistare i due punti. Dal momentaneo 35-51 nel corso
del secondo quarto, al ribaltone nella quarta e ultima frazione di gioco, in cui i brindisini hanno chiuso un mega parziale da 64 a 32, riuscendo addirittura a “doppiare” Treviso e a invertire i ruoli al
40’ (da -16 a +16). Nel 99 a 83 finale, tra le fila della De’Longhi spiccano comunque i 23 punti di David Logan e i 22 in soli 20’ di Christian Mekowulu.
IL ROSTER DI TREVISO
Esperienza ma anche tanta freschezza: in estate la De’Longhi ha saputo assemblare un roster carico di talento, ripartendo da alcune certezze e, allo stesso tempo, andando alla ricerca di qualche jolly
che potesse mischiare un po’ le carte in tavola. Ne è uscito fuori un bel mix, con un gruppo prevalentemente giovane, guidato, però, dalla saggezza di un veterano del calibro di David Logan, combo guard americana che a dicembre spegnerà 38 candeline. Alla terza stagione in biancoazzurro, dopo essere arrivato a Treviso nel febbraio del 2019 (contribuendo in maniera significativa alla
promozione in Serie A), Logan si porta con sé un bagaglio pieno di esperienza, come testimoniano le sue scintillanti cifre in carriera: quasi 2000 punti nel massimo campionato italiano, cui si
aggiungono i quasi 1400 in EuroLeague e i quasi 1000 in EuroCup, competizioni in cui si è imposto rispettivamente con medie di 11.5 e 16.1 punti a partita. Numeri che sintetizzano il pedigree del
giocatore nativo di “Windy City”, ovvero Chicago. Dall’Illinois a Treviso, passando per le prestigiose tappe della carriera in quel di Vitoria, Atene (sponda Panathinaikos) e Tel Aviv, inteso come Maccabi; è presumibile che in Veneto possa concludere il suo straordinario percorso cestistico. Se sarà certamente di Logan il compito di tenere saldamente il gruppo nei momenti più critici della stagione, il dovere, invece, di portare fluidità nel gioco e punti pesanti sarà affidato a DeWayne Russell, playmaker di talento, ordinato in regia ma dotato anche di una marcata vena realizzativa. 26 anni, nativo dell’Arizona, Russell è al debutto in Italia dopo un ottimo biennio vissuto in Germania, ai Crailsheim Merlins, esperienza che lo ha formato molto dopo l’anno da rookie al Nancy, in Francia.
Potenzialmente con tanti punti nelle mani è anche Jeffrey Carroll, possente ala americana, classe ’94, che in A2 giocava anche da “quattro”. Lo scorso anno protagonista in quel di Bergamo con 18
punti a partita, Carroll è alla sua terza esperienza dopo il college. Prima del suo debutto in terra bergamasca, una stagione positiva ai South Bay Lakers, franchigia affiliata ai Lakers della NBA. L’ala
forte è l’azzurro Nicola Akele, giunto a Treviso – dove è nato 25 anni fa – in seguito alla sorprendente stagione con i colori di Cremona, che gli è anche valsa la prima convocazione in Nazionale maggiore.
Giocatore in crescita e con ancora importanti margini di miglioramento, alla TVB può confermarsi, rimanendo attaccato al treno della Nazionale, dove lo aspetta coach Meo Sacchetti, suo estimatore, che alla Vanoli lo ha lanciato quasi sempre in quintetto titolare, con un minutaggio superiore ai 20’ a partita. Il centro è invece l’esordiente Christian Mekowulu, nigeriano, anche lui 25enne, due metri e cinque per centodieci chili, quindi di stazza importante. Dopo una prima stagione a Orzinuovi a tratti dominante, 16.3 punti e 12.4 rimbalzi di media in Serie A2, il “centrone” africano ha già ampiamente dimostrato di valere il salto di categoria, destreggiandosi bene anche in LBA. In panchina coach Max Menetti, alla sua terza stagione alla guida della De’Longhi. Il tecnico, visto a lungo a Reggio Emilia (due finali scudetto consecutive), può contare anche su delle valide rotazioni: su tutti spicca il profilo di Matteo Imbrò, il capitano, 26enne agrigentino, per il quarto anno con i colori biancoazzurri. Tanta sostanza la garantisce anche Matteo Chillo, ala-centro di 27 anni che nel
2016-’17 ha condiviso lo spogliatoio di Rieti con Giovanni Vildera, altra alternativa concreta per il reparto lunghi di Treviso. Classe ’95, di Montebelluna, Vildera a Rieti ha ricoperto anche il ruolo di
capitano, lo scorso anno.
Un’altra pedina, nonché ultimo innesto di mercato della TVB, è il polacco Michal Sokolowski, che dovrebbe esordire in Serie A proprio contro Cantù. Il classe ’92, ventotto anni il prossimo mese di dicembre, è al debutto assoluto fuori dai confini nazionali. Il nuovo rinforzo di Treviso ha sempre giocato in patria, inanellando, però, un massiccio numero di presenze in campo internazionale: in ben quattro delle ultime cinque stagioni, infatti, lo swingman è stato protagonista in una competizione europea, riuscendo a mettersi in mostra in Champions League con le canotte di Rosa Radom e Anwil. Membro fisso della Nazionale polacca, con cui ha preso parte a un
EuroBasket nel 2017 e a un Mondiale nel 2019 (7.5 punti e 2.8 rimbalzi di media in 18’ con il 45.5% da tre), Sokolowski porta quindi al gruppo trevigiano una buona dose di esperienza. È un giocatore estremamente versatile, in grado di occupare più ruoli: può fare il “due” cosiccome può occupare entrambi gli spot di ala. È però principalmente un’ala piccola. Un metro e novantasei di altezza, buon tiratore e solido difensore, Sokolowski è arrivato a Treviso per sostituire l’esterno americano Tyler Cheese, rookie mai realmente inseritosi nel gruppo.
I PRECEDENTI
Pallacanestro Cantù e Universo Treviso Basket, società molto giovane fondata nel 2012 (da non confondere con la Pallacanestro Treviso, meglio nota come Benetton Treviso), si sono affrontate in
passato una sola volta: il 15 dicembre del 2019, tredicesimo turno di campionato della stagione 2019-’20. Il match, disputato al PalaBancoDesio, terminò 77 a 74 a favore dell’allora S.BernardoCinelandia Cantù, con i brianzoli bravi a ribaltare il 41-35 ospite dell’intervallo lungo. In quella particolare circostanza Andrea Pecchia disputò una prestazione maiuscola, andando a referto con 8 punti e ben 10 rimbalzi, chiudendo con un considerevole +11 di plus minus. Di punti, 8, ne fece anche David Logan – che Cantù ritroverà nuovamente da avversario in campo domenica al PalaVerde – ma in quell’occasione l’americano steccò completamente la partita, non riuscendo a incidere da oltre l’arco, da sempre sua grande specialità. La combo statunitense, infatti, chiuse con un opaco 2/10 da tre; probabile che domenica voglia rifarsi.
INFO GENERALI
La gara, arbitrata dai signori Carmelo Paternicò, Valerio Grigioni e Sergio Noce, sarà trasmessa in diretta su Eurosport Player. Radiocronaca del match anche su Radio Cantù 89.6 FM e streaming su radiocantu.com. Una curiosità statistica: Jazz Johnson (in foto) è attualmente il tiratore di Cantù più preciso da oltre l’arco. L’esterno nativo di Portland ha sin qui realizzato 9 triple su 18 tentate, quindi
un ottimo 50%. In poco meno di 25’ a partita, il rookie americano segna 11.8 punti, con una media di 4.5 tentativi da tre a incontro, 2.3 a bersaglio.