Che Frank Gaines abbia tanti punti nelle mani e un repertorio davvero ampio di soluzioni in attacco è ormai un dato conclamato. Che però, questa sua facilità nel mettere a referto ingenti quantità di canestri possa tradursi in un numero altrettanto corposo di successi per la Pallacanestro Trieste è tutto da vedere come, allo stesso modo, è da verificare se, spinto dai propri istinti naturali nella metà campo avversaria, il prodotto dei Mastodons possa mettere in bacheca un altro titolo di miglior marcatore del campionato italiano.
Il nativo di Fort Lauderdale è infatti piuttosto incline a lasciare un segno nelle leghe nazionali a cui prende parte chiudendo davanti a tutti, o comunque nelle immediate vicinanze della prima posizione, le classifiche realizzative individuali, tendenza questa che gli anni scorsi, anche in Italia, l’ha portato a mettersi in bacheca diversi allori.
Già ai tempi del college a Fort Wayne Gaines (10° marcatore del torneo NCAA 2011/12 con 21.1 punti) aveva fatto vedere di saper bucare la retina con grande facilità, un’abilità questa poi confermata successivamente in G-League (5° marcatore coi Maine Red Claws nel 2013/14) e nelle prime stagioni passate in Europa.
Qui il suo talento offensivo lo ha finito per condurre più volte anche nel nostro Paese dove, dal 2014 a oggi, Gaines ha vestito sei canotte diverse prendendo parte ad altrettanti tornei tra A2 (a Scafati per i playoff 2020/21) e Serie A. Nel massimo campionato tricolore in particolare, escludendo l’annata in corso, Gaines è stato miglior marcatore in due occasioni su quattro (nel 2018/19 a 20.3 punti di media e nel 2020/21 a 22.3 anche se con sole 13 gare all’attivo), non andando invece nemmeno in doppia cifra (7.6 in 15 gare tra Pesaro e Caserta nel 2014/15, 9.6 con la Virtus Bologna nel 19/20) nelle restanti due.
Almeno in Italia, dunque, Gaines finora non è parso avere mezze misure, concludendo le proprie stagioni o con numeri da primo della classe o lontano dai propri standard d’eccellenza.
Vedendo le cifre (18.2 punti di media, terzo dato della Serie A UnipolSai 2022/23) prodotte nelle prime cinque gare dell’attuale campionato con la Pallacanestro Trieste, sembrerebbe che quella in corso possa essere per Gaines l’ennesima grande annata realizzativa, una stagione in cui il classe 1990 può certamente ambire a chiudere ancora una volta davanti a tutti la graduatoria dei marcatori ma dove, per forza di cose, dovrà anche essere utile sotto altri punti di vista per sostenere fino in fondo le ambizioni della sua squadra.
“Oltre alla mia capacità di segnare posso dare esperienza nei momenti difficili e quell’affidabilità per cui il mio allenatore sa che può sempre contare su di me nei momenti di maggior tensione durante il match” ha dichiarato a Roberto Degrassi su “Il Piccolo” la guardia della Florida, convinta di poter puntare assieme ai compagni a grandi traguardi.
“Sono venuto qui per competere per i playoff, non per la salvezza. Questa è la mia mentalità. Abbiamo disputato solamente 5 partite. Parlare di salvezza adesso non dovrebbe nemmeno essere un argomento di conversazione. Non posso parlare per conto della dirigenza ma noi, negli spogliatoi, stiamo combattendo pensando di fare i playoff”.
Trieste però è partita con una vittoria e quattro sconfitte e raddrizzare quest’avvio necessiterà di tempo, pazienza, fiducia e sforzi extra, tutte componenti indispensabili al pari delle giocate offensive del proprio principale terminale offensivo.
“Forse non abbiamo focalizzato sufficientemente aspetti importanti, abbiamo diversi giocatori nuovi che non potevano capire quanto fosse dura la serie A. Penso che finalmente adesso tutti l’abbiamo capito dopo una preseason difficile e un inizio di stagione lento. Dobbiamo continuare a crescere nella coesione del gruppo e continuare a fidarci gli uni degli altri in ogni aspetto del gioco. Io devo essere più presente anche parlando ai miei compagni più di quanto lo abbia fatto in passato. Cerco di fare questo ruolo al meglio per la squadra”. Gaines, quindi, è consapevole di quanto sia fondamentale per Trieste mettere la sua presenza, le sue doti vocali e le sue performance offensive al servizio del club friulano, società che, come ammesso dallo stesso numero 1 biancorosso, nonostante “abbia aperto un cantiere” sta andando “nella giusta direzione”.
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