A fine stagione, Luciano Amadori rassegnerà le dimissioni da presidente del Consorzio della Carpegna Prosciutto: “E’ una decisione che avevo già preso da qualche settimana, infatti domenica prima della partita ho riunito tutti i consorziati al palasport per comunicare la mia scelta”, precisa Amadori, “La mia azienda è cresciuta molto, siamo passati da un turno a tre, gli impegni di lavoro ora sono tantissimi. Quindi se non posso metterci lo stesso impegno, mi trovo costretto a lasciare l’incarico. Poi io non è che scappo, come ho detto a tutti i consorziati: rimarrò nel Consorzio e, se lo ritengono opportuno, anche ne Cda.
Nella conferenza stampa appositamente organizzata per comunicare questa decisione, erano presenti anche il presidente Ario Costa e il dirigente Walter Magnifico. Il primo ha dichiarato: “Luciano ha dedicato tanta passione alla causa, oltre che soldi suoi personali, ma oggi non gli dico ancora grazie, perché so che non si dimenticherà di noi e ci darà ancora una mano: apprezzo l’onestà di annunciare con anticipo l’uscita per permettere alla società di organizzarsi, ci dà il tempo per trovare un’alternativa”. Gli fa eco Magnifico: “Sono l’ultimo arrivato in questa famiglia, ma mi sono reso conto del lavoro meticoloso che Luciano ha fatto e dell’apprezzamento generale di cui gode”.
Il presidente Costa poi ha commentato l’inizio di stagione difficile della sua squadra: “La madre di tutto questo è un errore commesso quest’estate. Stiamo arrancando perché ci manca il peso specifico in squadra. Bisogna ammettere poi che il livello si è alzato, se pensiamo che abbiamo già incontrato le due neopromosse e constatato con che organici si sono presentate in Serie A. La vita sarà dura, bisogna lavorare sodo e nessuno si tirerà indietro dalle responsabilità: ognuno sa quali sono le sue. Un po’ di qualità in più andrà messa, ma non basterà se chi rimane non va in campo con il coltello tra i denti”.
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