Intervista esclusiva a Niccolò Petrucci, che annuncia ai nostri microfoni la separazione con Fabriano. Dalla stagione annullata causa emergenza Coronavirus e il futuro alle promozioni in Serie A2 e il sogno di un ritorno a casa, a Roma. Ecco le dichiarazioni di Petrucci.
Si separano le strade con Fabriano. È stata una scelta condivisa? “No, perché l’idea iniziale da quello che ci avevano detto era che avrebbero riconfermato più o meno tutti. Invece non è stato così, ma fa parte del nostro lavoro. A malincuore, perché comunque mi sarebbe piaciuto continuare il tipo di percorso che avevamo cominciato quest’anno. Accetto qualsiasi decisione, che sia a livello societario e anche a livello tecnico. Magari non si sono incastrati determinati ingaggi e quindi la società e l’allenatore hanno dovuto fare delle scelte. È stata una loro scelta e la si accetta anche se, ti ripeto, a malincuore. Però funziona così nel nostro sport e nel nostro lavoro“.
Lasci con rammarico per la stagione conclusa da primi in classifica e in piena corsa per la promozione in Serie A? La consideri un’occasione persa? “Eravamo primi in classifica, sì c’è molto rammarico per questa occasione. La squadra era stata costruita per cercare di arrivare fino in fondo e provare a vincere il campionato. Eravamo in corsa per tutto: qualificati da primi in Coppa Italia e primi insieme a Cento prima della sospensione del campionato. Eravamo molto motivati per cercare di lottare per le prime due posizioni in regular season e poi cercare di arrivare in fondo ai playoff. È stata certamente un’occasione persa. Però purtroppo non abbiamo potuto fare altro perché c’è stata questa pandemia mondiale che ci ha sicuramente stoppato e un po’ buttato giù a livello psicologico, proprio perché eravamo ancora in corsa per tutto“.
Hai già avuto contatti con altre società? “Sono in trattativa con diverse squadre. Nei prossimi giorni valuterò la soluzione migliore e deciderò insieme al mio agente dove firmare il prossimo contratto per il prossimo anno. Quindi siamo già in contatto con alcune società e vediamo che ne viene fuori“.
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Ben due promozioni in Serie A2, una nella ‘tua’ Roma: ti chiedo un ricordo di quei traguardi e se il tuo obiettivo personale è quello di tornare in Serie A o proprio a casa, a Roma. “L’emozione finale è sempre la stessa. È stata un’emozione indescrivibile, perché quando inizi la stagione ad agosto e la finisci a giugno dell’anno successivo sono dieci mesi veramente intensi. Ti portano via non solo energie fisiche ma anche mentali soprattutto alla fine, durante i playoff, perché i playoff sono un campionato a parte. Le energie fisiche vengono meno perché le partite sono molto ravvicinate e lì entra in campo tutta la parte psicologica. Devi essere bravo a non mollare e per quelle due volte così è stato. Sopratutto a Montecatini, le Final Four con due partite in due giorni, un dispendio di energie altissimo. Però se riesci a mantenere i nervi saldi hai buone probabilità di vincere la finale. Ripeto è stata un’emozione allucinante, tutto bellissimo. Ovviamente lo auguro a chiunque di provare quelle emozioni, spero di poterle riprovare di nuovo nei prossimi anni“.
Sul ritorno a Roma: “Ormai sono anni che faccio il campionato di Serie B e fortunatamente in squadre che puntano alla vittoria finale. È sempre bello giocare in un gruppo di persone con un certo tipo di mentalità vincente, seria, e con professionisti di alto livello. Non saprei, se dovesse chiamarmi una squadra di Serie A2 valuterò anche quel tipo di situazione. Magari qui a Roma sarebbe una cosa bellissima. Giocare in una squadra di Serie A nella propria città è forse il massimo delle aspirazioni di un giocatore“.
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I contatti di cui mi hai parlato sono sempre con società ambiziose di Serie B? “Assolutamente sì. Sono tutte squadre che puntano ad arrivare fino in fondo“.
Fisicamente come stai? Durante il lungo periodo di lockdown hai continuato ad allenarti o non hai mai smesso? “All’inizio ho sempre cercato di tenermi in allenamento soprattutto a livello fisico, perché non potendo uscire di casa si poteva fare allenamento solo fisico, non tecnico. Poi essendo un ragazzo che non riesce mai a stare fermo, anche appena tornato a casa mi sono attrezzato per allenarmi e diciamo che non mi sono mai fermato. Ma vale anche per le altre stagioni, durante l’estate faccio sempre sport, che sia in palestra, allenamenti sulla spiaggia, un po’ tutto. Quindi è proprio una mia fissazione, non riesco a star fermo. Cerco sempre di tenermi in allenamento“.