Dal campionato di Serie A2 alle Final Eight di Coppa Italia da disputare tra le mura amiche del ‘PalaSavelli’, passando per il mercato. Cesare Pancotto, allenatore della Poderosa Montegranaro, parla in esclusiva a ‘Tuttobasket.net‘.
La squadra è in salute e reduce da 5 vittorie consecutive. La Fortitudo (Bologna, ndr) è così irraggiungibile?
“Se è vero che veniamo da 5 vittorie consecutive, lo abbiamo fatto nonostante numerosi acciacchi che non ci hanno permesso di allenarci con continuità. La Fortitudo realisticamente ha un vantaggio importante“.
A proposito degli acciacchi: come sta la squadra in vista del prossimo impegno contro Ravenna?
“Diamo importanza a chi c’è e aiutiamo la squadra a superarli, concentrandoci esclusivamente su quello che vogliamo fare in campo“.
Oltre a Delvecchio, aggregato per gli allenamenti, potrebbe esserci qualche innesto quindi?
“No. Abbiamo un gruppo di uomini in cui abbiamo creduto sin dall’inizio e di cui siamo orgogliosi ora più che mai”.
Un gruppo che ha condotto la Poderosa alle Final Eight di Coppa Italia, da disputare in casa il prossimo marzo. Il coronamento di un grande 2018.
“Un gruppo che ha capito e creduto che lavorando duramente si possono ottenere risultati e soddisfazioni. Un gruppo che si è conquistato stima e apprezzamenti da tutti. La Final Eight è il raggiungimento del sogno attraverso questi valori“.
Il suo, di sogno, è quello di alzare la coppa nella ‘sua’ Porto San Giorgio?
“È un appuntamento molto lontano e noi non facciamo promesse, ma continuiamo a prepararci per essere pronti a cogliere qualsiasi occasione“.
Testa bassa e pedalare, insomma.
“Testa che guarda avanti con la consapevolezza di essere pronti a superare qualsiasi situazione“.
In sintesi, guardate al futuro con grande fiducia. Anche per gli anni a venire.
“Fiducia si, superficialità e presunzione no! Passo dopo passo“.
Per concludere: tornare in A1 con la squadra del suo territorio sarebbe il coronamento di una carriera già di assoluto livello. È anche questo aspetto che l’ha convinta a guidare Montegranaro?
“È già gratificante essere allenatore della Poderosa Montegranaro e del territorio fermano, ai quali vogliamo regalare emozioni e soddisfazioni. Tutto questo e non solo mi gratifica e mi spinge a cercare sempre il massimo“.