Con un secondo tempo di alto livello, il Napoli Basket si è imposto nell’atteso derby campano di ieri al PalaMangano su Scafati, con il punteggio di 78-90. Decisivo il quarto periodo (16-34 per i partenopei) e le prestazioni di Pierpaolo Marini (26+6 rimbalzi) e di Josh Mayo (18+7 rimbalzi), mentre ai padroni di casa non è bastato Charles Thomas (23+6 rimbalzi). Con questa vittoria, Napoli va a 14 punti (7-1), tenendo il passo di Forlì (7-0); Scafati resta a 12 (6-2), raggiunto da Ferrara (6-2).
Così nel post partita coach Sacripanti: “Vincere una partita così importante ci da soddisfazione per il gran lavoro fatto. Scafati è partita bene, noi abbiamo faticato ad allargare il campo e non siamo stati capaci di avere una buona fluidità offensiva. Poi c’è stato un miglioramento in difesa, che ci ha permesso di andare in contropiede; il talento di Mayo e di tutta la squadra ha aiutato molto“.
“La mossa di giocare senza numeri cinque di ruolo ci ha permesso di fare il salto di qualità che ha deciso la partita, giocando con Lombardi, Parks e Sandri come lunghi” – continua Sacripanti nella sua spiegazione – “L’aver giocato con il quintetto piccolo ha disorientato Scafati, che ha perso punti di riferimento. Fare 27 punti nel terzo quarto e 34 nel quarto è la dimostrazione che è stata una mossa vincente, ho provato a giocare in modo diverso ed è andata bene“.
“Questa squadra, al completo, può essere camaleontica e può sfruttare varie situazioni tattiche. Siamo davvero contenti” – dice ancora il coach di Napoli – “Concludo dicendo che una partita del genere sarebbe stata molto più bella con il pienone al PalaMangano. Vedere i nostri tifosi venire alla partenza del bus da Napoli per salutarci ed incitarci è stato davvero bello. Ci tenevo a ringraziarli“.
Queste invece le dichiarazioni di coach Finelli: “La partita che ci aspettavamo a livello di intensità, dai toni agonistici elevati. I primi venti minuti sono stati di alto profilo, abbiamo lasciato all’avversario solo 29 punti e disputato una partita molto solida. Nel secondo tempo invece abbiamo subito più del doppio dei punti ed abbiamo patito moltissimo l’infortunio di Marino, in campo solo per 11’. Parliamo del nostro playmaker e cervello in campo, per cui la sua assenza ci ha creato non pochi problemi nelle rotazioni, arrivando corti sul perimetro“.
“Nell’ultimo quarto abbiamo avuto un calo importante, proprio per il prosciugarsi delle energie sul perimetro dovuto proprio all’assenza di Marino, che ha tolto fosforo in attacco ed intensità in difesa” – aggiunge – “A ciò vanno aggiunti i falli cui erano gravati Cucci e Rossato, con il primo in campo per 21’ dopo appena due allenamenti disputati col gruppo in seguito al suo brutto infortunio. Siamo amareggiati, volevamo fortemente i due punti, ma per riuscirci avremmo dovuto disputare una gara più solida sui 40 minuti“.
Dichiarazioni a cura, rispettivamente, di Ufficio Stampa Napoli Basket e di Ufficio Stampa Basket Scafati 1969.