Intervistato da Daniele Dallera sul “Corriere della Sera”, il patron della Bertram Tortona, Beniamino Gavio, ha parlato del segreto della sua squadra: “La coesione, a livello societario e tecnico. Vede, non ci siamo mai fatti prendere la mano, programmazione prima di tutto: viene fin troppo facile cambiare, le tentazioni sono tante. Invece la dirigenza, Marco Picchi e Ferencz Bartocci, la guida tecnica Marco Ramondino, hanno preferito mantenere le basi anche storiche della squadra e fare gli innesti giusti. Gioventù ed esperienza, un mix ben dosato. No a facili salti nel buio”.
Un commento anche su coach Ramondino: “Preparatissimo. Meticoloso. Lavora sui dettagli. È lontano da quei tecnici che alla prima avversità chiede di ingaggiare unnuovo giocatore.Ha a cuore il collettivo. Basta vedere lestatistiche della squadra”.
Elogi anche per JP Macura: “Rappresenta bene l’anima della squadra, coraggio, generosità, tecnica, grinta. Gli ho parlato, l’ho visto convinto, desideroso di restare, poi la trattativa è stata perfezionata da Picchi e Bartocci col suo agente”.
Gavio ha poi fatto il punto sulla costruzione della cittadella dello sport: “Sta crescendo, sarà una importante polistruttura, con un palazzo dello sport da più di 5.000 spettatori, al servizio del territorio, in una posizione strategica, Tortona, la nostra cittadina, tra Milano, Genova, Torino e Alessandria. Sono orgoglioso di questa opera”.
La chiosa sul rifiuto della partecipazione in Europa già dalla prossima stagione: “Siamo abituati anon fare mai il passo più lungo della gamba”.
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