Il patron della Reyer Venezia, nonché sindaco della città lagunare, Luigi Brugnaro, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, toccando vari temi d’attualità, riportandone un estratto. Innanzitutto la questione ‘scudetto’, intesa come simbolo da esibire sulle canotte.
“Quest’anno noi ne avevamo ovviamente titolo, essendo i Campioni d’Italia in carica” – spiega Brugnaro – “Peccato però che l’abbiamo portato per qualche mese in meno rispetto al previsto. Con il campionato definitivamente sospeso e lo scudetto non assegnato è giusto che non venga esposto il prossimo anno, anche per non dimenticare la tragedia che stiamo vivendo“.
“Un grazie voglio inviarlo a tutto il club per le soddisfazioni regalateci quest’anno” – prosegue – “Momenti come le vittorie in Coppa Italia e nella Next Gen con i più giovani, oppure la vittoria di Belgrado in EuroCup. Anche la femminile era ai vertici prima della sospensione. E penso anche ai cinquemila ragazzi del vivaio e alla nostra squadra satellite a Chiusi, prima in C Gold Toscana. Grazie a tutti“.
La pandemia rischia di atterrare duramente non solo il basket, ma tutto lo sport italiano. Brugnaro avanza la sua proposta: “La prima cosa da fare è un sistema di defiscalizzazione che riguardi non solo gli sponsor, ma tutte le associazioni sportive, venendo incontro a chi vuole investire anche solo 200 euro nello sport” – sottolinea Brugnaro – “Non esiste solo il vertice, ma soprattutto c’è l’attività di base, che si occupa dei nostri figli. Il punto nodale, a mio parere è questo: che valore diamo allo sport in termini sociali e di salute pubblica? Per me vale quanto la cultura, poiché lo sport stesso è cultura“.