La Reyer Venezia è la seconda finalista dei Playoff 2019 di Serie A, andando a sfidare la Dinamo Sassari. la compagine allenata da coach De Raffaele è riuscita a sconfiggere per 69-79 a domicilio la Vanoli Cremona, conquistando la seconda finale scudetto negli ultimi tre anni.
Questa è tutta la soddisfazione di coach De Raffaele: “Onestamente abbiamo giocato la miglior partita della stagione, proprio nel momento più difficile. E questo la dice lunga sulla qualità del gruppo. Desidero sottolineare i 40 punti della panchina, in una partita controllata per l’intera durata, in cui abbiamo profuso una difesa magistrale. Stasera Haynes non ha segnato, ma ci ha dato una difesa incredibile: gli ho tolto Crawford, che é un giocatore incredibile, per pochi minuti, e mi ha mandato a cagare. Naturalmente io gli ho detto che erano stati i miei assistenti“.
“Bramos ha indirizzato la partita e l’ha chiusa con l’ultima tripla; in mezzo tanta sostanza. Ho chiesto alla sua mamma se ha un fratello gemello, ma ha detto che li ha finiti” – continua l’head coach di Venezia – “Nell’ultimo periodo della stagione, abbiamo eliminato parecchi difetti, e ribadisco che dalla partita contro Brescia ho ritrovato la mia squadra, anche attraverso scelte forti, come l’esclusione di Daye dopo la partita contro Bologna, in seguito alla quale il ragazzo è tornato nella sua miglior versione“.
“Raggiungiamo la seconda finale in tre anni, risultato che rispecchia la qualità del lavoro. Ringrazio i miei giocatori, i miei assistenti, il club, i tifosi, specie quelli che ci sono sempre, ma anche quelli che ci sono solo quando fa loro comodo. Ringrazio la mia famiglia perché negli ultimi mesi non ho fatto far loro vita. Desidero fare i complimenti a Cremona tutta per la stagione intera: ai giocatori, al club, all’allenatore, al pubblico, uno dei più corretti in assoluto. Ora affrontiamo Sassari dell’amico Gianmarco Pozzecco, a cui colgo l’occasione per trasmettere i miei complimenti; non perde mai, l’ultima l’ha persa con noi. Speriamo bene…“, conclude De Raffaele.