MESTRE – Nulla da fare ancora una volta. Lungi dal riscattare la sconfitta casalinga con San Vendemiano, la Rimadesio Desio mastica ancora amaro capitolando sul parquet dell’ambiziosa Gemini Mestre con il punteggio di 77-56. La buona verve realizzativa di Fumagalli e Maspero, entrambi in doppia cifra come nel match contro i trevigiani, non è stata sufficiente per il roster di coach Edoardo Gallazzi per portare a casa il risultato. I veneti hanno tenuto in pugno la gara dall’alfa all’omega. La Gemini, dal canto suo, bissa il successo ottenuto sul parquet della Viola Reggio Calabria.
PRIMO QUARTO – Tre bombe consecutive di Rossi proiettano in alto la Gemini, Desio fa quello che può ma i padroni di casa sono avanti per 12-4 dopo soli quattro minuti di gioco. Alla buona verve realizzativa di Rossi si affianca quella di Conti che alla fine si rivelerà il migliore realizzatore dei suoi. Ancora Rossi cecchina da par suo e la Gemini chiude il primo quarto sul 26-13.
SECONDO QUARTO – Tre liberi trasformati da Pellicano portano la Gemini a più sedici, Desio prova a risollevarsi con Tornari e Fumagalli ma Mazzucchelli porta i mestrini sul 51-36 all’intervallo lungo.
TERZO QUARTO – La Gemini continua a dettare legge e Mazzucchelli la proietta in vantaggio massimo sul più diciotto. Lovato prova a riportare sotto Desio ma Mestre colpisce di nuovo con Conti e chiude anche alla mezz’ora largamente avanti per 65-47.
ULTIMO QUARTO – La Gemini amministra comodamente e Desio ha ormai le polveri bagnate, finisce 77-56.
TABELLINO
GEMINI MESTRE: Conti 20, Mazzucchelli 14, Rossi 13, Di Meco 12, Caverzasio 11, Sequani 5, Pellicano 2, Sebastianelli, Musco, Zampieri, Zinato, Bortolin. Coach: Cesare Ciocca.
Tiri liberi: 22 su 29, rimbalzi 33 (Di Meco 8), assist 15 (Mazzucchelli 6)
RIMADESIO DESIO: Fumagalli 15, Maspero 11, Giarelli 8, Tornari 8, Lovato 5, Fioravanti 5, Mazzoleni 2, Molteni 2, Basso, Trucchetti, Barbieri. Colombo. Coach: Edoardo Gallazzi.
Tiri liberi: 7 su 14, rimbalzi 42 (Maspero, Mazzoleni 10), assist 10 (Fumagalli 3).
ARBITRI
Antonio Giunta di Ragusa e Andrea Parisi di Catania