Il clou degli scontri diretti: sabato è tempo di Mamy Oleggio – S. Bernardo Alba. Sarà uno scontro diretto per eccellenza, sia per il valore delle due squadre, ma soprattutto perché durante il cammino entrambe hanno racimolato esattamente gli stessi punti, dieci.
Vero è che, nel marasma del covid, la Mamy ha saltato l’ultima sfida prevista contro Imola (che sarà recuperata il 14 marzo) e dunque si presenta con una partita in meno all’attesissimo appuntamento.
Per Alba è già un ottimo segnale essere arrivata a questa data a pari punti con un’avversaria che era partita fortissimo, raggiunta grazie al blitz dei tre successi di fila.
La sconfitta interna con Cesena ha interrotto la striscia, ma soprattutto ha lasciato una cocente delusione e coach Jacomuzzi si attende una reazione. S. Bernardo dunque con l’obiettivo colpo esterno, anche perché la prima fase sta per chiudersi (ultima sfida interna con Omegna il 7 marzo).
Piccola curiosità, il campo da gioco sarà il pala Cadorna di Borgomanero, là dove l’Olimpo Basket vinse la prima partita dei playoffs che poi avrebbero regalato la promozione in Serie B. In quella sfida senza appello (i biancorossi avevano perso gara 1, in una serie al meglio delle tre gare) Alba vinse all’ultimo respiro, grazie alla giocata della vittoria con l’assist di Margheri a servire Maino dall’angolo.
All’epoca fu una partita dura, spigolosa e a punteggio basso ed è lecito non attendersi nulla di diverso per la sfida di sabato, quattro anni dopo. Non c’è il College Borgomanero dall’altra parte, bensì Oleggio, ma la Mamy è una delle migliori difese in assoluto di tutta la Serie B e punterà a lavorare a basso ritmo ed a inceppare gli ingranaggi avversari. Vantaggio non indifferente sarà anche la dimensione angusta con i muri a picco sul campo, ma sicuramente l’Olimpo Basket è ben più avvezza a giocare nello stretto rispetto alle romagnole dagli impianti faraoinici. Tutte le big su quel campo non a caso hanno sofferto: Omegna, Faenza Imola, Cesena e Rimini hanno tutte già giocato al Cadorna e se Rimini, Cesena e Faenza (tripla allo scadere di Pierich) hanno vinto di misura con fatica, Omegna e Imola ne sono uscite con le ossa rotte. L’Andrea Costa addirittura fu surclassata 73-53.
Insomma, gli ingredienti per un derby tosto, un derby vero, ci sono tutti e la S. Bernardo sa che sarà un’altra prova di maturità per dimostrare di essere cresciuta. I passi indietro contro i Tigers devono essere cancellati, per riprendere il filo del discorso dal successo interno di Alessandria. La prima fase di campionato sta per finire e adesso serve solo vincere.
Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba
Pietro Battaglia