C’è molto rammarico in casa Vanoli Cremona per l’esito di Gara-4 al Taliercio contro la Reyer. Non solo e non tanto per la rimonta sfumata sulla linea del traguardo (78-75 per gli uomini di coach De Raffaele), quanto per l’avvio shock di partita, che ha visto i lombardi chiudere sotto di 20 il primo quarto (30-10) e di 18 il secondo (49-31).
E’ proprio su questo aspetto che si focalizza l’analisi di coach Sacchetti: “Abbiamo cercato di riacciuffare la partita con le unghie e con i denti, arrivando al tiro del pareggio, ma senza riuscire nell’intento. Ogni volta che abbiamo fatto il break, poi sbagliavamo i tiri che ci avrebbero permesso di riagganciare la partita. Abbiamo tirato male da tre, siamo andati sotto a rimbalzo; tutte le statistiche ci condannano“.
“Abbiamo iniziato la partita lasciando giocare Venezia come ha voluto, subendo la ferocia avversaria con l’atteggiamento di chi entra in palestra ancora addormentato, con il segno del cuscino sul viso. E’ una cosa inaccettabile, che non deve mai succedere. In generale siamo stati troppo soft, anche nel commettere i falli che potevano interrompere il loro flusso di gioco“, aggiunge Sacchetti.
“Diener? Travis stava già male la partita scorsa; abbiamo voluto provare, ma poi non ce la faceva e l’ho tolto. Nessuna intenzione di risparmiare nessuno in vista della partita successiva; non è nella mia mentalità” – conclude l’head coach della Vanoli – “E’ che certi dispendi di energie, poi, possono andare a gravare sulla partita successiva. Nella prima frazione, quindi, ho cercato di inserire altri giocatori, nell’intento di far scoccare la scintilla“.