L’Allianz Pazienza San Severo ha chiuso la stagione al nono posto, non prendendo parte di conseguenza alla post-season. Arriva questa mattina la lettera aperta ai tifosi del presidente Amerigo Ciavarella, che annuncia la decisione di “fare un passo indietro” e lasciare quindi il suo incarico: “Ho preferito affidarvi i miei sentimenti attraverso questa lettera, poiché sento la necessità di raggiungere non solo i tifosi della Cestistica, ma anche tutti i cittadini di San Severo, senza ricorrere ad un ‘freddo’ comunicato stampa, parlandovi, per l’ultima volta, da Presidente. Dopo dieci anni di passione, sacrifici, lacrime e gioie, ho deciso di fare un passo indietro lasciando la Presidenza ma non la Cestistica San Severo.
Ricordo ancora quando, insieme ad altri membri divenuti la mia seconda famiglia, decidemmo di prendere le redini di questo grande club. Se mi guardo indietro, vedo anni straordinari difficili da sintetizzare in queste poche righe, iniziati con la vittoria in Serie C, attraverso le stagioni dominate in Serie B e poi il sogno, all’inizio impossibile, della A2; ben quattro campionati disputati nel secondo torneo più importante della pallacanestro italiana, una finale di Supercoppa, i playoff per la LBA e tanto altro ancora.
Non dimentico le sconfitte: il ‘sale’ che ci ha spinto, ogni anno, a compattarci come organico societario e ripartire uniti e più forti.
Se tutto questo è stato possibile, lo devo ad un ampio organico dirigenziale, sempre in grado di far fronte a tutti gli impegni, in primis quelli finanziari. Sento il dovere di ringraziarli ad uno ad uno. Dalla famiglia Pazienza, main sponsor ai soci Nicola Biscotti, Gigi Damone, Antonio d’Amico, Paolo Dell’Erba, Michele Gravina e i fratelli Romagnuolo fino ai soci sostenitori; un unico corpo dal grande cuore.
Se è importante il lavoro sulle scrivanie, è fondamentale anche quello che orbita attorno al parquet; per questo sento il bisogno di dire il mio grazie a tutti i collaboratori che, anno dopo anno e gratuitamente, si mettono al servizio della Cestistica. Fidatevi: quando le cose vanno bene è sempre facile, ma sapevo di poter contare su ciascuno di loro anche (e forse soprattutto) nei momenti più bui e questo, per un presidente, è manna dal cielo.
Grazie anche agli allenatori passati, ai giocatori, ai dirigenti: i veri protagonisti della nostra gloriosa storia targata giallo e nero.
In questi lunghi giorni di incontri ci sono stati tanti sentimenti contrastanti, ma alla fine ha prevalso il senso di responsabilità verso il territorio e l’amore per questo sport che non tramonterà mai. Un nuovo progetto è all’orizzonte e sento il dovere, soprattutto morale, di esserne il garante; una figura di raccordo che coniuga ‘vecchio’ e ‘nuovo’. Una sorta di Presidente onorario in grado di garantire la stabilità societaria e la forte volontà di proseguire nel terzo campionato nazionale di pallacanestro senza far sentire soli i nuovi dirigenti e proseguire con il nostro solito impegno e determinazione.
Per queste ragioni, mettendo per un attimo la tristezza ‘all’angolino’, vi comunico che abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di Mario Del Vicario e di Pino Sollazzo, che diventano, di fatto, l’Amministratore Delegato e il General Manager dell’Allianz Pazienza Cestistica San Severo. A loro, da oggi, è affidata la gestione societaria e sportiva, certi di poter contare non solo su due grandi professionisti, ma su due persone che amano follemente il basket e la nostra casacca. Il progetto è nuovo e c’è bisogno che la città, (ce lo auguriamo vivamente!), risponda con maggiore propositività, consapevole che, anche quest’anno con le disponibilità economiche, non sarà semplice e soprattutto non si potrà lottare per obiettivi importanti.
Sicuramente, in questi dieci anni, avremo fatto cose buone e cose meno buone. Se ho fallito, sotto certi aspetti, chiedo scusa, ma il mio unico interesse è sempre stato il bene della Cestistica, adesso sarò con voi, anche se non più alla guida del club.
Viva lo sport, viva San Severo, viva la Cestistica.
Ora e per sempre: Forza neri.
Con affetto e gratitudine,
Amerigo Ciavarella