La Dinamo Banco di Sardegna si prepara a tornare nelle mura amiche, questa mattina coach Piero Bucchi ha incontrato i giornalisti sulla piattaforma digitale in vista della sfida con Brindisi: “Quella con Brindisi per me è sempre una sfida particolare perché mi ricorda cinque anni molto belli del mio passato, è un modo per ritrovare tanti amici e vivere grandi emozioni e ricordi di quello che abbiamo condiviso. Conosciamo Brindisi, è una buona squadra con grande qualità, che ha aggiunto un giocatore come Alessandro Gentile e -al di là del suo arrivo- occupa una buona posizione in classifica, da anni stabilmente dentro playoff e final eight, disputa le coppe europee, ha tradizione e può contare su un roster molto completo. Per questo siamo sicuri che sarà una partita complicate e difficile. Ma abbiamo le nostre certezze e fiducia nelle cose che stiamo facendo, la squadra sta esprimendo una buona pallacanestro e dobbiamo continuare con quello che ci hanno permesso di acquisire le nostre sicurezze”.
Tra i tanti temi della partita sarà interessante il duello in area tra Mekowulu e Perkins, con il centro sassarese chiamato al riscatto dopo la prestazione di Brescia: “Mekowulu ha fatto qualche buona partita in altre è stato meno presente, ma è consapevole che la squadra ha bisogno di lui e che domenica non ha fatto una buona partita. Arriva da una buona settimana di lavoro e credo che abbia grande voglia di riscatto perché sa che domenica non è stato incisivo. Aveva avuto una settimana problematica in cui non si è quasi allenato per un problema al ginocchio ed era parzialmente scusato ma al di là di questo credo che il suo temperamento lo porti a fare una partita diversa. Chiaramente sappiamo di dover stare attenti a Perkins, uno dei migliori del campionato, che dà una grande pericolosità al gioco di Brindisi: dovremo cercare di limitarlo perché se va in ritmo ed entra in partita diventa pericoloso”.
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“Brindisi è una squadra che può avere pericolosità in area ma ha lunghi che possono tirare da tre punti ed esterni che possono attaccare il ferro. Da Perkins a Gaspardo ci sono tanti giocatori che possono colpire e dovremo essere camaleontici in difesa, capire qual è il momento della partita e coprire la pericolosità di Perkins o di Gaspardo. Non dobbiamo snaturarci, loro sono una squadra completa ma anche noi abbiamo le nostri armi: abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Abbiamo tutte le armi per fare una buona partita”.
Comunicato a cura di: Ufficio Stampa Dinamo Banco Di Sardegna Sassari