La decisione della Fip di concludere anticipatamente la stagione, visto che la situazione riguardante la pandemia da COVID-19 è ancora tutta in evoluzione, impedendo di fatto la preparazione di programmi a breve termine, trova concorde bene o male tutto il panorama cestistico nazionale.
Gianmarco Pozzecco, head coach della Dinamo Sassari, ha parlato di scelta inevitabile: “Il Presidente Fip, Petrucci, ha fatto benissimo. Stesso discorso per Gandini, che mi sembra una persona in gamba, con idee buone” – ha spiegato il Poz al Corriere dello Sport – “Cosa dovevamo aspettare? Il basket non ha introiti dei diritti televisivi che dovevano spingerlo a cercare per forza una soluzione alternativa. L’unico vero motivo doveva essere, e così è stato, la salute e la sicurezza di tutti, dai tifosi a noi attori, agli arbitri, ai giornalisti“.
Pozzecco è ben consapevole che il prossimo futuro non sarà affatto ‘rose e fiori’: “Ci aspetta una stagione durissima, di me**a” – sottolinea senza giri di parole – “Dovremo impegnarci tutti quanti per far ripartire il nostro sport con uno slancio incredibile; ci sarà bisogno che tutti remino nella stessa direzione, senza far prevalere le posizioni dei singoli. Se riusciremo a valorizzare il nostro spettacolo se ne gioveranno tutti“.
“Queste difficoltà influiranno sul mercato dei giocatori? Non per forza. O almeno così la penso io, posso anche sbagliarmi” – aggiunge il coach della Dinamo – “Lo so che parlo spesso del mio Spissu, ma lui è l’esempio, l’orgoglio di una regione, come Totti nella Roma lo è stato di una città. Valorizziamo questi atleti, quelli che hanno una maglietta cucita sul cuore. Sono loro che trascinano la gente al Palazzo dello Sport piuttosto che allo stadio Olimpico. Certo, dovremo costruire nei settori giovanili tanti piccoli Spissu, a ogni latitudine, in ogni modo“.