In attesa di disputare l’ultima partita di regular season e con la FIBA Europe Cup in bacheca, Gianmarco Pozzecco e la Dinamo Sassari sono pronti a lanciarsi nella fase più calda della stagione. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’head coach dei sardi ha parlato di come abbia modificato il suo modo d’essere allenatore e di come ciò l’abbia aiutato nel rapporto con i giocatori.
“Io ho tanti difetti, ma riconosco i miei errori. Non era concepibile continuare ad assumere certi atteggiamenti, soprattutto da tecnico. Io vivo ancora determinate caratteristiche del giocatore, che secondo me sono anche compatibili con l’allenare. Anzi, per il mio modo di lavorare sono indispensabili. Ma altri aspetti che avevo da atleta li ho dovuti eliminare: ho capito che durante le partite dovevo essere meno condizionante, e accettare le cose negative che accadono due, tre volte in una sola azione. Questo mi ha tranquillizzato, e ha chiuso un cerchio“, ha spiegato il Poz.
“Lo dico per la prima volta, io prima allenavo dicendo ai giocatori “Siamo sulla stessa pagina”; poi però, la domenica impazzivo. E di conseguenza i miei ragazzi si chiedevano: “Con chi abbiamo a che fare? Lui dice di essere quasi un nostro compagno di squadra, ma i suoi atteggiamenti in partita sono quelli di un coach canonico”. Insomma, erano frastornati. Oggi, eliminando quegli eccessi derivanti dal fatto che volevo sostanzialmente condizionare l’incontro, loro non hanno più dei dubbi. Sono consapevoli del fatto di avere a che fare con una persona vera, molto più di quanto lo fossi prima. Prima lo ero comunque, ma il mio condizionamento durante il match mi rendeva un uomo con una doppia personalità“, prosegue l’head coach della Dinamo.
“Le critiche mi hanno aiutato” – conclude Pozzecco – “Nella prima telefonata che mi ha fatto, Sardara mi ha detto: “Pretendo da te solo una cosa: non devi impazzire”. Gli ho risposto che era il mio primo obiettivo. Chi è stato più incosciente tra noi due, io o Stefano che mi ha fatto da lavorare? Credo lui…“.
A proposito di Sardara, il presidente ha detto la sua su delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi sempre da Pozzecco: “Non ci sono segreti nella nostra squadra; c’è la ricerca spasmodica di stare bene e giocare con tranquillità. Stare bene in gruppo significa giocare con fiducia e dare il meglio anche sul campo. Una vittoria europea è bellissima per il movimento e per la Sardegna. Siamo molto felici per questo. Pozzecco parla di obiettivo Scudetto? E’matto, cercheremo un TSO per lui. Ma ora ha ragione, stiamo andando bene e pensiamo ad ottenere il massimo. Ma sono parole sue e mi dissocio“.